Covid, dialogo tra il presidente Nazionale FenImprese e il virologo Andrea Crisanti
“Queste restrizioni nascono da lontano, dall’incapacità di aver bloccato la crescita dei contagi ad agosto e settembre. Ricordiamoci che abbiamo passato un’estate con pochissimi casi convinti che questi numeri restassero tali e invece non è andata così. Con questa ondata abbiamo avuto già 30.000 morti – prosegue – se non avessimo magari preso in considerazione ulteriori misure, magari saremmo ad ora con 100.000 morti; io sono assolutamente contrario ai lockdown, sono per prevenirli, mi sono sempre battuto per evitare di arrivare a questo punto”, sono le parole del virologo Andrea Crisanti, intervenuti in diretta Facebook all’evento promosso da FenImprese.
Il presidente nazionale FenImprese Luca Mancuso, si è infatti confrontato con Crisanti, con Andrea Esposito A.D. di Iprogec, Vittorio Bonacini Presidente Associazione Veneziana Albergatori (A.V.A.), Lorenzo Marrelli Amministratore unico del Marrelli Health, Paolo Scola Direttore Sanitario Istituto S. Anna, Alfredo Longo Responsabile settore sanitario Confederazione Aepi.
In merito alla variante Covid (ceppo britannico), Crisanti ha affermato che “prima di preoccuparsi bisogna capire cosa succede, tutti gli organismi che si riproducono, inclusi i virus sono soggetti a dinamiche di selezione naturale, quindi un organismo che ha più capacità di adattamento, si avvantaggia e prevale. Nel caso del virus, un organismo che ha una capacità produttiva più elevata di un altro, dopo un po’ sopravanza – prosegue – gradualmente credo sia possibile tornare alla nostra normalità ma sicuramente lascerà un segno comportamentale importante nella società”.
Poi la domanda sulla didattica a distanza e quanto incide effettivamente il contagio a scuola su tutta la curva epidemiologica: “La didattica a distanza è l’estremo rimedio. Mi piacerebbe ricevere dei dati sull’impatto scolastico a livello di contagi. Basterebbe far aprire un comparto scolastico per ogni zona d’Italia – gialla, arancione, rossa – e capire effettivamente se poter tornare alla didattica tradizionale”.
“La Pandemia Covid-19 – ha detto il Presidente Mancuso - rappresenta uno shock violento per l’economia mondiale e per quella europea, con conseguenze socio economiche molto gravi, assistiamo ad un vero e proprio massacro, numerosissime sono le aziende che hanno chiuso nel mondo e sono milioni di posti di lavoro persi. Il Coronavirus ha modificato quella che è stata fino ad ora la nostra normalità, la nostra routine, la nostra libertà e quindi felicità”.