Catanzaro, false diagnosi e pazienti indirizzate a Napoli. Processo per sei medici
Processo per sei medici in servizio nell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. La Procura della Repubblica ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per i sanitari, accusati - a vario titolo - di abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e truffa. Il procedimento partirà il prossimo 10 marzo.
A processo andrà dunque Fulvio Zullo, direttore fino al 2017 del Dipartimento universitario di Ostetricia e Ginecologia e consulente ginecologo-oncologo fino a tutto il 2019; Roberto Noia, dirigente di primo livello nel reparto di Ostetricia e Ginecologia; Andrea Gregorio Cosco, Menotti Pullano e Saverio Miceli, medici specialisti in Ostetricia e Ginecologia, e Roberto Venturella, responsabile del centro di Procreazione medicalmente assistita.
Per l’accusa Zullo e gli altri medici avrebbero fatto false diagnosi nelle quali avrebbero indicato che le pazienti erano affette da patologie rientranti tra quelle che consentono la prescrizione gratuita dei farmaci, ingannando quindi l’ospedale che avrebbe subito, per questo, un grave danno economico.
Dalle indagini emergerebbe anche che tanto Zullo quanto Venturalla, avrebbero prescritto 281 piani terapeutici per 177 pazienti per il contrasto dell’infertilità e le avrebbero “indirizzate” esplicitamente in cliniche campane riconducibili allo stesso Zullo, per le successive procedure di Procreazione medicalmente assistita.