S. Anna Hospital, consiglio comunale approva atto di indirizzo per l’accreditamento
Il consiglio comunale di Catanzaro ha adottato una delibera di indirizzo contro la chiusura ed il mancato accreditamento del Sant’Anna Hospital. Una sorta di “atto politico” per chiedere al commissario per la sanità e all’Asp di Catanzaro che “la città non si può permettere di perdere 300 posti di lavoro, così come nessuno permetterà di rinunciare a perdere il diritto alle cure cardiologiche fornite dal S. Anna Hospital”.
È quanto scrive l’Usb a seguito degli incontro di ieri dopo una settimana di assemblea permanente davanti la struttura sanitaria. Nel frattempo ieri pomeriggio si è tenuto un incontro con il commissario Guido Longo e il Capo Dipartimento regionale alla sanità Bevere.
Nel corso della riunione è emerso che l’Asp, “pur in mancanza di richieste, ha pagato le attività del S. Anna Hospital, per poi accorgersi solo il 24 dicembre 2020, che mancava la richiesta di accreditamento. Cosa per altro smontata al commissario con una serie di PEC inviate e mai corrisposte”, prosegue l’Usb.
Dal canto suo il sindacato ha messo in evidenza l’importanza dell’accreditamento e sempre l’Usb ha scritto che “dopo due ore di discussione il commissario è apparso molto più convinto della necessità dell’accreditamento anche per riportare i LEA a parametri elevati nella regione, ha chiesto altro po’ di tempo per verificare anche quanto abbiamo proposto come USB di un traghettamento temporaneo fino a completamento delle attività giudiziarie per come è avvenuto in altri posti d ‘Italia”.
Longo ha poi assicurato, come scrive il sindacato di essere a lavoro “per la riapertura, appena l’OTA l’organo tecnico di controllo attesta l’esecuzione delle prestazioni predispongo l’accreditamento”.