Fototrappole e droni in Sila. Curcio e Cerminara: «Orgogliosi del lavoro di salvaguardia»
È recente la notizia riguardante l’individuazione e la denuncia dell’autore dell’avvelenamento di due cani meticci nel comune di Albi,(QUI) in territorio ricadente all’interno del Parco Nazionale della Sila. Grazie al proficuo lavoro del Reparto Carabinieri P.N. “Sila” – Comando Stazione di “Monaco”, coadiuvato dal Servizio Veterinario dell’Asp di Catanzaro - si è addivenuti alla determinazione del responsabile dell’azione in argomento, il quale è stato prontamente denunciato all’Autorità Giudiziaria. Fondamentali, a questo proposito, sia le testimonianze dei cittadini, che hanno dimostrato una forte coscienza ecologica, sia le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate sul territorio.
Tale risultato è dimostrazione del capillare impegno dell’Ente Parco Nazionale della Sila, che attraverso il Reparto Carabinieri P.N. “Sila”, garantisce la conservazione, la sorveglianza ed il monitoraggio dell’altopiano e della Riserva della Biosfera Mab Sila, anche con l’ausilio di strumenti investigativi non convenzionali ed al passo con l’innovazione tecnologica.
Fototrappole (circa 100 sono quelle fornite dal Parco) e droni risultano, del resto, alcuni dei fondamentali dispositivi nel tempo adottati dall’Ente Parco. Strumenti dimostratisi assai utili al Reparto Carabinieri P.N. “Sila” – il quale opera nell’area protetta del Parco stesso, avvalendosi di sette Comandi Stazione Carabinieri “Parco” - nel corso dei propri controlli avverso, tra le altre cose, maltrattamento degli animali, reati contro il patrimonio naturale e abbandono dei rifiuti.
Un lavoro, dunque, sinergico quello che vede protagonisti Ente Parco e Reparto P.N. “Sila”; un lavoro che è, soprattutto, caratterizzato da un comune e condiviso obiettivo: tutelare e salvaguardare il territorio silano e chi lo vive quotidianamente.
Non a caso, di estrema importanza è quanto svolto, con vincolo di dipendenza funzionale dall’Ente Parco per il tramite del Comandante Angelo Battista Roseti, dal citato Reparto, il cui piano operativo è stato, proprio a gennaio 2021, approvato. Si tratta di: sorveglianza dell’intero territorio del Parco e, in particolare, di tutto il suo patrimonio naturale, paesaggistico, estetico e culturale; verifica del rispetto dei provvedimenti amministrativi dell’Ente Parco; monitoraggio del territorio e delle sue risorse; interpretazione naturalistica; emergenza ambientale; assistenza e soccorso alle popolazioni residenti e ai visitatori del Parco in caso di necessità e/o calamità; tutela delle aree SIC e ZPS incluse; collaborazione e supporto logistico ai progetti di ricerca scientifica, di monitoraggio ambientale e censimenti faunistici; attività specifiche mirate all’educazione ambientale, divulgazione e informazione ambientale e quant’altro.
I risultati sono evidenti. Il Presidente dell’Ente Parco Francesco Curcio e il Direttore f.f. Domenico Cerminara esprimono soddisfazione: «Siamo assolutamente orgogliosi delle nostre attività di tutela ambientale, nonché del lavoro posto in essere dal Reparto, che si batte giorno dopo giorno per salvaguardare il Parco Nazionale della Sila».