Libera parte civile nel processo Rinascita Scott
Nel corso dell’udienza dello scorso 21 gennaio, Libera, insieme a diversi enti ed associazioni, è stata ammessa come parte civile al maxiprocesso Rinascita Scott.
“La costituzione di parte civile di Libera, oltre all’importante aspetto giuridico, assume un forte valore educativo. La piena consapevolezza da parte dei cittadini dell’enorme danno provocato dalla ‘ndrangheta, rappresenta una fondamentale assunzione di responsabilità per contrastare questa sottocultura ed uscire dalla rassegnazione ed indifferenza, che da sempre alimentano la forza ed il consenso sociale della criminalità organizzata”, è scritto in un comunicato stampa.
“Rinascita Scott è un processo emblematico per il territorio vibonese e per la Calabria, un procedimento che deve fare piena luce, individuandone le responsabilità, sulle attività criminali e sugli intrecci politici e massomafiosi che hanno fatto sprofondare la provincia di Vibo Valentia in un vortice di degrado socio-culturale ed economico e che la incatena agli ultimi posti di molte classifiche ed ai primi per record negativi. Un processo imponente che segue un’operazione epocale resa possibile grazie al lavoro straordinario svolto dalle forze dell’ordine coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro”, prosegue la nota.
Libera tuttavia si rammarica di non poter far partecipare i giovani al processo, inteso “come un momento di formazione per meglio comprendere e conoscere la storia dei loro territori. Allora, questo processo dovrà uscire dall’aula del tribunale per essere raccontato agli studenti ed alle studentesse per far maturare, ulteriormente, in loro la consapevolezza che la ‘ndrangheta, non solo semina morte e paura, ma uccide pure la speranza, deturpa la bellezza dei territori e condiziona l’economia sana, anche, attraverso le relazioni con la cattiva politica”, ha proseguito il direttivo.
Secondo Libera bisogna dare attenzione “non solo all’aspetto giudiziario ma anche ai processi culturali che sono stati avviati nel contesto sociale vibonese e calabrese. Percorsi che hanno trovato il loro culmine nell’iniziativa del 24 dicembre del 2019, “Vibo Valentia, finalmente Libera”, all’indomani dell’operazione Rinascita Scott, quando migliaia di persone si sono ritrovate unite tutte dalla stessa parte, dalla parte dello Stato; dimostrando, in tal modo, la presenza in questo territorio di una società civile attiva che non è rassegnata ed indifferente”, ha concluso l’associazione.