‘Ndrangheta, omicidio di Rocco Castiglione: chiesti tre ergastoli
Sono tre gli ergastoli chiesti dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo al termine della requisitoria, davanti alla Corte d’Assise del capoluogo, nell’ambito del troncone del processo “Trigarium” (QUI) sull’omicidio di Rocco Castiglione e il tentato omicidio del fratello Raffaele, in un agguato avvenuto a maggio del 2014 a Roccabernarda (QUI).
Il pm ha infatti invocato il carcere a vita per Antonio Bagnato, Antonio Marrazzo e Antonio Cianflone; 13 anni di reclusione invece, la richiesta per Domenico Iaquinta, 24 anni per Michele Marrazzo e l’assoluzione, infine, per Gianluca Leonetto.
Per l’accusa, Bagnato avrebbe ideato l’agguato mentre gli altri si sarebbero suddivisi i compiti per eseguire l’omicidio: vedetta, trasporto e guida dei mezzi.
Per uccidere i due il gruppo si nascose tra gli arbusti per sorprendere i fratelli alle 9:30 del mattino, utilizzando tre fucili clandestini.
È stato Raffaele Castiglione, sfuggito all’agguato, a raccontare la dinamica dell’episodio. L’uomo, con il cadavere del fratello nell’auto, aveva raggiunto la caserma dei carabinieri per chiedere soccorso.
Il movente sarebbe da rintracciare nelle logiche di controllo del territorio, dato che la famiglia Castiglione sarebbe stata refrattaria ad allinearsi alle direttive del capo locale Antonio Bagnato.