‘Ndrangheta, clan Iannazzo: passano allo Stato i beni di Vincenzino “u moretto”
Un’impresa edile, parte di un caseificio e diversi conti bancari, per un valore complessivo di oltre 200 mila euro, sono stati confiscati questa mattina dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Catanzaro, a seguito delle indagini degli investigatori del Gico nei confronti di alcuni esponenti della cosca Iannazzo di Lamezia Terme.
Risale al settembre scorso, infatti, il sequestro preventivo di numerosi beni riconducibili agli uomini della cosca, in particolare a Vincenzino Iannazzo (QUI), sessantacinquenne noto come “u moretto” e ritenuto il capo dell’omonima consorteria criminale.
Soggetto noto alle cronache, è rimasto coinvolto nell’Operazione Andromeda (QUI) del 2015 e sottoposto a numerosi procedimenti di custodia cautelare.
Tali indagini avevano permesso di appurare una ingente sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti, dando così il via ad un serrato controllo sui beni fittizi sui quali la cosca operava il controllo.
A distanza di pochi giorni dal sequestro, dunque, sono stati confiscati tutti i beni riconducibili allo stesso Vincenzino, tutti ricadenti nel comune di Lamezia Terme.