La Cina svela il primo portafoglio fisico per lo yuan digitale

Calabria Tempo Libero

La Cina ha annunciato l’istituzione di un portafoglio fisico per poter spendere yuan digitali. Operando senza l'aiuto di uno smartphone o di una connessione internet, questa nuova tecnologia mira ad espandersi in tutto il territorio cinese. Lo yuan digitale è stato tema e argomento di discussione per diversi mesi. Dopo molti test di successo, la Cina ha, recentemente, introdotto un portafoglio fisico dedicato alla versione digitale della sua valuta.

La zona economica di Xiong'an, ha avuto l’onore di essere la prima a beneficiare di questa nuova esperienza. Secondo una nota stampa, la filiale locale della ABC, ovvero l’Agricultural Bank of China, per esempio, ha fatto sapere di aver implementato il primo portafoglio fisico dedicato allo yuan digitale. Il nuovissimo prodotto è stato creato e sviluppato in collaborazione con il Comitato di Lavoro del Gruppo Xiong'an e della PBoC, ossia della People's Bank of China. Questo portafoglio consentirebbe ai cinesi di spendere il loro yuan digitale senza dipendere dal loro smartphone o da una connessione internet.

In effetti, il funzionamento di questo portafoglio fisico è stato attentamente considerato in modo che possa andare a corrispondere e a poter soddisfare il maggior numero di esigenze possibili. Gli anziani e i giovani potranno, quindi, utilizzare facilmente questi nuovi mezzi di pagamento. L’implementazione di questo portafoglio fisico è dunque, una geniale strategia che è stata messa in atto proprio per poter consentire i destinatari di yuan digitali di poter usufruire di un pratico, comodo e sicuro mezzo di pagamento.

A tal proposito, Pechino ha poi annunciato che 10 milioni di yuan digitali, saranno, inoltre, condivisi casualmente tra 50.000 residenti. I fortunati beneficiari riceveranno ciascuno 200 yuan. La capitale sarà la terza città della Cina a godersi questo “airdrop”. Prima di intraprendere un lancio nazionale dello yuan digitale, si sono svolte numerose prove in diverse città del paese. I distributori automatici di yuan digitali sono già stati introdotti a metà gennaio di quest’anno nella città di Shenzhen.

Le principali catene di fast food hanno lo avevano già provato anche nell’aprile 2020. McDonald's, come pure la nota catena di ristoranti fast food in franchising Subway e l’altrettanto conosciuta catena di caffè statunitense Starbucks, pertanto, avevano già preso attivamente parte al programma di test dello yuan digitale a Xiong'an. Anche Huawei, il famoso produttore cinese impegnata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, di sistemi e di soluzioni di rete e telecomunicazioni, aveva annunciato, a fine 2020, l’uscita di una serie di nuovi modelli che incorporano un portafoglio fisico dedicato allo yuan digitale.

Le fasi di test dovrebbero, perciò, andarsi ad intensificare sempre di più e l’implementazione nazionale dello yuan digitale sembra essere solo questione di giorni. Un ottimo punto di riferimento, può essere dato da Yuan Pay Group.

Ma se da un lato la Cina svela il primo portafoglio fisico per lo yuan digitale, dall’altro si evincono, anche, diversi strumenti di controllo per facilitare un corso legalizzato. Non per nulla, la People's Bank of China ha presentato diversi emendamenti alle leggi esistenti, proprio per poter legalizzare il suo nuovo yuan digitale. Una corsa contro il tempo che, indubbiamente, vede andarsi a concentrare molti temi.

Di fatto, quindi, la Cina sta sviluppando la propria valuta digitale, il Digital Currency Electronic Payment, altrimenti noto con l’acronimo DCEP, e che colloquialmente viene ad essere chiamato yuan digitale. L’obiettivo, ovviamente, è quello di andare a testare l’affidabilità teorica, la stabilità del sistema, la disponibilità funzionale, come pure la convenienza dei processi, l’applicabilità degli scenari e la gestione dei rischi associati a tale valuta.

Andando a concludere, in quattro grandi città cinesi, i dipendenti della pubblica amministrazione sono stati pagati il 50% in valuta digitale per i loro viaggi, al fine di mettere in circolazione la valuta. In questo senso, andando a concludere, la Cina è lo stato che, al mondo, può essere descritto come il più avanzato sulla questione.