Cosenza, omicidio Pezzulli: assolto il presunto mandante
Assoluzione per Domenico Cicero, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio di Carmine Pezzulli avvenuto nel luglio del 2002.
La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha infatti assolto Cicero, che era stato condannato in primo e secondo grado nel 2014 a trenta anni di reclusione.
Tuttavia i difensori dell’imputato, Francesco Chiaia e Alessandra La Valle, avevano presentato ricorso in Cassazione e avevano ottenuto l’annullamento della condanna.
Il processo si è poi svolto davanti ad un’altra composizione della Corte di Assise di Catanzaro. Nel 2016, la stessa Corte aveva assolto Cicero dall’imputazione, ma la procura generale di Catanzaro ha presentato ricorso in Cassazione.
E in questa occasione la Suprema Corte aveva annullato l’assoluzione della V sezione penale ritenendo necessario un altro approfondimento probatorio da parte della Corte d’Appello.
Nel 2019 si è aperto il nuovo processo in Assise e nel corso del procedimento sono state disposte le audizioni di due collaboratori di giustizia: Luigi Paternuostro e Roberto Calabrese Violetta. Ieri la Procura rappresentata da Raffaella Sforza ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per Cicero.
I legali dell’imputato hanno depositato una memoria difensiva evidenziando la estraneità del soggetto all’omicidio di Carmine Pezzulli. La Corte, dopo essersi riunita in Camera di consiglio, ha accolto in pieno le richieste della difesa, assolvendo Domenico Cicero per non aver commesso il fatto.
A luglio 2002 Pezzulli viaggiava a bordo della sua auto su viale Cosmai quando fu affiancato da due sicari su una moto e colpito da diversi proiettili.