‘Ndrangheta. Omicidio Pezzulli: in manette mandanti ed esecutori
La Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, ha eseguito, nel cosentino, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. Distrettuale di Catanzaro.
La complessa ed articolata indagine, ulteriore fase dell’operazione denominata “Terminator” - terminata nel settembre del 2008 con l'arresto di 25 persone - e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha fatto luce sull’omicidio di Carmine Pezzulli, avvenuto nel 2002 a Cosenza nel corso della guerra di mafia, all’epoca ritenuto affiliato ad una delle più note cosche mafiose cosentine.
Secondo quanto hanno accertato gli uomini della Dia - diretti da Antonio Cannarella - l'assassinio di Carmine Pezzulli è da collegare alla sua appartenenza alla cosca capeggiata da Domenico Cicero, che nel 2002 si contendeva con gli altri gruppi mafiosi cittadini il controllo delle attività illecite a Cosenza. Pezzulli, 49 anni - che dopo un passato con vari precedenti penali si era dato all'attività imprenditoriale nell'edilizia - fu ucciso a colpi di pistola da due killer in moto mentre era a bordo di una Fiat Panda.
Due degli arrestati, sono stati fermati nella notte nelle loro abitazioni, mentre al terzo l'ordinanza di custodia cautelare per questo omicidio gli è stata notificata in carcere dove si trova per altra causa.
I dettagli saranno illustrati in una conferenza stampa che si terra' alle 11 negli uffici della Dia, a Catanzaro.