‘Ndrangheta: operazione “Terminator”, aperto processo d’appello
E' iniziato con la richiesta di riaprire il dibattimento per acquisire nuove prove il processo di secondo grado a carico delle sei persone imputate a vario titolo per omicidio e tentato omicidio nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro battezzata "Terminator", diretta contro la 'ndrangheta del cosentino, e giudicate con rito abbreviato. Oggi il sostituto procuratore generale della Repubblica Raffaela Sforza ha chiesto alla Corte d'assise d'appello di Catanzaro di ammettere al fascicolo processuale nuove dichiarazioni fatte dal pentito Angelo Colosso nel periodo seguito al giudizio di primo grado, e sulla questione i giudici (presidente Fortunato Rosario Barone, consigliere Marco Petrini) si pronunceranno alla prossima udienza del 17 maggio, quando il processo entrera' nel vivo (nel collegio difensivo figurano tra gli altri Paolo Pisani, Raffaele Scarpelli, Cesare Badolato, Concetta Santo, Marcello Manna, Gianluca Garritano e Filippo Cinnante). Sul banco degli imputati siedono Mario Oliveti, imputato per concorso nell'omicidio del 31enne Giuseppe Giugliano, ucciso il 20 febbraio del 2001 nel suo negozio in piazza Valdesi, a Cosenza, e poi Domenico Cicero, Mario Gatto, Ettore Lanzino, Walter Gianluca Marsico e lo stesso Colosso, imputati per il tentato omicidio di Luigi Vezzoni, di 32 anni, avvenuto il 18 febbraio del 2000 sempre nella città bruzia in via Popilia. Per tutti il giudizio di primo grado, celebrato nelle forme del rito abbreviato, si concluse il 15 gennaio del 2009 davanti al giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro Antonio Giglio con una sentenza di assoluzione "per non aver commesso il fatto". Una sentenza impugnata dall'Ufficio di procura che ha proposto appello riportando gli imputati in aula.