S’allarga l’inchiesta “Genesi”: dopo Petrini spuntano altri quattro indagati

Catanzaro Cronaca

Continua ad allargarsi l’inchiesta Genesi (QUI), che - a gennaio dello scorso anno - ha aperto un inquietante spaccato su presunte vicende corruttive in atti giudiziari, in alcuni casi anche aggravate dalle modalità mafiose.

La Procura di Salerno, che ha portato avanti le indagini, ha infatti ottenuto una proroga di sei mesi delle indagini che hanno mosso i primi passi nel 2018 ed hanno tirato al centro di quella che viene definita dagli inquirente come una “sistematica attività corruttiva”, il presidente di Sezione della Corte d’Appello Catanzarese oltre che Presidente Provinciale Tributaria dello stesso capoluogo, Marco Petrini, già condannato in abbreviato a 4 anni e 4 mesi (QUI) e l'avvocato Francesco Saraco condannato a un anno e 8 mesi.

Ad affiancare il nome del magistrato, compare oggi nel registro degli indagati anche quello del consigliere della Corte d’appello di Catanzaro Domenico Commodaro. L’ipotesi di reato anche in questo caso è di corruzione in atti giudiziari e corruzione per l'esercizio della funzione.

Nell’inchiesta sono finiti inoltre il medico cosentino Emilio Santoro, l’imprenditore Luigi Falzetta e l’avvocato del foro di Catanzaro Pasquale Barbieri.

Anche per questo nuovo filone di indagine che investe gli uffici giudiziari del capoluogo, i magistrati, guidati da Giuseppe Borrelli, hanno chiesto un'ulteriore attività investigativa. Le indagini sono condotte dalla Guardia di finanza di Crotone.

(ultimo aggiornamento 22:49)