Emergenza rifiuti. Regione: si smaltirà ancora nelle discariche pubbliche

Calabria Infrastrutture

L’obiettivo dichiarato è quello di una “graduale uscita dall’emergenza” rifiuti ed a questo fine il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, ha emanato nella tarda serata di ieri una ordinanza, la n. 24 (QUI il testo), con la quale assicura la prosecuzione dei conferimenti nelle discariche pubbliche della Calabria e così garantire il funzionamento dei servizi anche nel corso dell’imminente stagione estiva.

Il provvedimento, quindi, stabilisce che si potrà proseguire a sversare rsu negli impianti di Lamezia Terme e di San Giovanni in Fiore.

Per quanto riguarda invece la discarica di Melicuccà - “per la quale - viene ribadito - non si può prescindere dalla bonifica” –, la Regione ordina che la Città metropolitana di Reggio Calabria predisponga, e con urgenza, una gara per l’affidamento della progettazione della bonifica sulla base dei risultati della caratterizzazione ambientale, approvata nel dicembre 2020.

IL DEFICIT DI SMALTIMENTO

Con l’ordinanza, prendendo atto del deficit di smaltimento dei rifiuti nella regione dovuto alla mancata realizzazione delle discariche pubbliche previste dal Piano rifiuti, si dispone che gli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali, coprano questo gap attraverso il conferimenti fuori regione.

Gli stessi Ambiti dovranno procedere con le relative gare d’appalto a garanzia della non interruzione del servizio di raccolta nei mesi estivi.

Nello stesso documento, poi, viene ribadito che le discariche pubbliche sono messe a disposizione di tutti gli Ato e la Regione Calabria disporrà i flussi in modo da garantire equità di accesso al trattamento dei rifiuti urbani e da ricomporre eventuali squilibri territoriali, dovuti proprio alla carenza di siti di smaltimento.

Nel testo si evidenzia, inoltre, che si terrà conto anche del principio di prossimità. Nel frattempo, gli Ato dovranno procedere al più presto con la scelta dei siti e la realizzazione delle discariche di servizio, per assicurare l’uscita definitiva dall’emergenza in cui versa la regione.