Covid, Spirlì: “Sbarchi vanificano sforzi, Governo intervenga”

Calabria Salute
Nino Spirlì

Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, si appella al premier Mario Draghi e alla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Chiede infatti al Governo di intervenire per arginare il fenomeno migratorio e prendere “tutte le decisioni necessarie per scongiurare una nuova emergenza sanitaria”.

Anche se la Calabria non è interessata al momento da quello che Spirlì definisce fenomeno di “sbarchi incontrollati”, (in Calabria l'ultimo arrivo è del 25 aprile QUI)

chiede al Governo di intervenire per non far vanificare “gli sforzi delle regioni del Sud nel contrasto alla pandemia di Covid-19. A Lampedusa, nelle ultime 24 ore – spiega il presidente –, si sono verificati 20 sbarchi, per un totale di più di 2mila persone, di varie nazionalità, arrivate nel nostro Paese. Questi dati fotografano una situazione preoccupante, che i nostri territori non possono permettersi a causa dei rischi legati ai contagi da Covid-19 e dell’assoluta assenza di controlli. È una situazione paradossale rispetto alla quale il Governo non può voltarsi dall’altra parte”.

“La Regione Calabria – aggiunge Spirlì – è impegnata ogni giorno per contenere l’epidemia e, a fatica, sta rialzando la testa, anche per quanto riguarda la campagna vaccinale, che continua a essere sempre più incisiva ed efficace, come dimostrano gli ultimi dati ufficiali. La nostra macchina organizzativa è finalmente entrata a regime e non è accettabile che i risultati raggiunti vengano messi a repentaglio dal lassismo che, incomprensibilmente, ammanta le politiche e le misure sull’immigrazione”.