Processo “Appalto Amico”, cadono le accuse di corruzione e turbata libertà
È stato assolto dai reati di corruzione e turbata libertà degli incanti Gennaro Marsiglia, coinvolto nell’operazione “Appalto Amico” della Procura di Paola. Indagine che aveva portato a diverse perquisizioni tra i comuni di Buonvicino e Maierà, assieme a diversi altri centri dell’alto tirreno cosentino.
Marsiglia, condannato in primo grado a 4 anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed alla confisca di oltre 42 mila euro, si è visto prosciogliere dalla Corte di Appello di Catanzaro da ben 8 dei 9 capi di accusa.
Tra i più pesanti, cadono quelli inerenti alla corruzione ed alla turbata libertà degli incanti, in quanto il fatto non sussisterebbe.
Lo stesso è stato infine condannato ad 8 mesi di reclusione e ad una multa di 400 euro con pena sospesa. Soddisfatti gli avvocati difensori, Nicola Carratelli ed Alessandro Gaeta.