Prostituzione minorile a Paola, si allarga l’indagine: forze dell’ordine alla ricerca dei clienti
Si allarga l’indagine nata a seguito della scoperta di un presunto giro di prostituzione minorile portato alla luce dalla Polizia a Paola lo scorso 17 maggio.
Due sorelle nate in una famiglia disagiata sarebbero state “svendute” in cambio di generi alimentari o beni di prima necessità, finanche vestiti o pacchetti di sigarette. Il tutto con la complicità della nonna, arrestata in occasione del blitz (LEGGI) e della mamma, finita in manette appena due giorni fa (LEGGI).
Uno “spaccato di vero e proprio degrado morale”, come lo definirono gli inquirenti, che purtroppo continua a mettere in luce ulteriori aspetti e che questa volta si focalizza sui clienti delle due minorenni.
Documentato almeno un caso di “trasferta” a Rosarno, dove una delle ragazze avrebbe soggiornato in un hotel per tre giorni, ed uno a Cetraro, e non è al momento escluso che tale giro fosse portato avanti anche in altre province.
Fondamentali le rivelazioni del primo cliente, un settantatreenne del posto, che avrebbe confermato come tali episodi non fossero isolati: secondo lo stesso, sarebbe stata la madre a vendere le due ragazze, contrattando il “compenso” e definendo gli incontri.
La Polizia è ora sulle tracce dei vari clienti che avrebbero abusato delle due minorenni, che se individuati rischiano una pesante condanna.