Manomissione ripartitore idrico Trepidò, la sindaca Succurro presenta esposto in Procura
Esposto in Procura per la sindaca di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro. A seguito della forzatura delle saracinesche del ripartitore idrico di Trepidò (QUI), Succurro ha informato di aver presentato all’autorità giudiziaria un esposto contro ignoti, per interruzione di pubblico servizio e soprattutto per la manomissione dell’impianto.
Ha poi firmato un’ordinanza con cui ha disposto che “il gestore Sorical ripristini la portata disponibile e verifichi la salubrità delle acque, alla luce del gravissimo episodio”.
Succurro ieri si è recata sul posto con la fascia da sindaco, intorno alle 22, insieme agli assessori e al comandante della Polizia locale, Rosario Marano. “Lì – racconta la sindaca Succurro – abbiamo trovato un tecnico comunale e il vicesindaco di Cotronei, i quali, insieme ad una trentina di persone, si sono messi davanti alla porta dell’impianto, ostruendo la strada ai tecnici di Sorical, giustamente intenzionati a tranciare i nuovi lucchetti, apposti dagli ignoti autori del fatto. Chiamati da noi, sono giunti i carabinieri, cui i rappresentanti di Cotronei hanno mostrato un’ordinanza del loro sindaco, finalizzata a rifornire d’acqua lo stesso Comune, con l’effetto di lasciare a secco tutti gli altri, tra cui San Giovanni in Fiore”.
In effetti, lo scorso 2 agosto, il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, ha emesso un’ordinanza nei confronti di Sorical per ripristinare “con effetto immediato” la fornitura idrica a Cotronei e nei villaggi di Trepidò. Belcastro ha poi avvisato che, in mancanza di esecuzione entro le 11 del 5 agosto, avrebbe provveduto a ripristinare la portata idrica. Cosa che è avvenuta. A scapito appunto di San Giovanni in Fiore.
Per questo la sindaca si è recata sul posto.
“Lì presenti, gli addetti di Sorical hanno disconosciuto – prosegue Succurro – la riferita ordinanza del sindaco di Cotronei. In presenza dei carabinieri, gli stessi addetti hanno poi tentato di rientrare in possesso dell’impianto di Trepidò, la cui gestione è affidata proprio a Sorical, per verificare eventuali danni, pure rispetto alla potabilità dell’acqua. Purtroppo, neanche con i carabinieri ci sono riusciti. Mi auguro – rimarca la sindaca di San Giovanni in Fiore – che gli altri sindaci dei Comuni vicini agiscano come noi, perché questa guerra dell’acqua non ha senso e il problema va risolto a livello istituzionale, anche con l’intervento delle Prefetture, che sollecitiamo ancora una volta”.