Omicidio Tersigni, tutti condannati: inflitte pene per quasi cent’anni di reclusione
Pene severe quelle inflitte dal gup di Catanzaro a due anni esatti dall’omicidio di Giovanni Tersigni (QUI), l’allora 36enne ammazzato a colpi di pistola, il 7 settembre del 2019, nel centro storico di Crotone.
Quell’agguato avrebbe dovuto essere solo un avvertimento, una sorta di regolamento di conti tra bande dedite allo spaccio, ma i colpi esplosi ferirono mortalmente il giovane (QUI).
La condanna più alta è stata inflitta a Cosimo Berlingieri, catanzarese ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, a cui sono stati inflitti 20 anni di reclusione.
18 anni, 9 mesi e 10 giorni, invece, per Paolo Cusato, colui che per l’accusa avrebbe occultato la pistola su di un tetto del centro storico per nasconderla.
Pena più pesante anche per Francesco Oliverio, considerato il mandante del raid ed oggi collaboratore di giustizia: per lui sono 18 gli anni e 9 i mesi.
Carcere anche per i complici con un ruolo attivo nel delitto, ovvero, Dimitrov Dimitar Todorov, che sarebbe andato a prendere l’assassino per condurlo a Crotone, ed a cui sono stati inflitti 12 anni, 6 mesi e 20 giorni.
I due pali durante l’agguato, Giuseppe Passalacqua e Cosimo Damiano Passalacqua, sono stati condannati infine e rispettivamente a 14 anni, 1 mese e 10 giorni ed a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni.
Quantificato inoltre in 100 mila euro il risarcimento della parte civile.