Appalti dell’Asp di Reggio, concluse le indagini dell’inchiesta Inter nos
Conclusione delle indagini per 26 persone indagate nell’inchiesta Inter nos (LEGGI) che, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, si è concentrata sulle infiltrazioni negli appalti dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo dello Stretto.
Il procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Gerardo Dominijanni (oggi Procuratore generale) e i pm Walter Ignazitto, Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua hanno infatti notificato l’avviso agli indagati, tra cui c’è anche l’ex consigliere regionale Nicola Paris, eletto nel 2020 con la lista dell’Udc e arrestato nell’agosto scorso con l’accusa di corruzione.
Secondo l’accusa, Paris avrebbe cercato di intervenire con il presidente facente funzioni della Regione, Antonino Spirlì, per sollecitare il rinnovo contrattuale per Giuseppe Corea, direttore del settore Gestione risorse economico-finanziarie dell’Azienda sanitaria.
Corea è per gli investigatori la persona grazie alla quale le imprese vicine ai clan Serraino, Iamonte ed a quelli della Locride avrebbero ottenuto gli appalti.
Tra gli indagati ci sono anche Antonino Chilà, Giovanni Lauro, Antonino D’Andrea, Mario Carmelo D’Andrea, Domenico Chilà, Angelo Zaccuri, Bruno Martorano, Lorenzo Delfino, Sergio Piccolo, Gianluca Valente e Antonio Costantino accusati di avere fatto parte di “un’associazione per delinquere - è scritto nel capo d’imputazione - finalizzata alla commissione indeterminata di delitti di corruzione, turbata libertà degli incanti, astensione dagli incanti e, più in generale, di delitti contro la pubblica amministrazione”.
L’avviso è stato notificato anche all’ex direttrice generale dell’Asp Rosanna Squillacioti, l’ex commissario Francesco Sarica e alla dirigente dell’ufficio Programmazione e Bilancio dell’Azienda Angela Minniti, accusati di turbativa d’asta.
Domenico Salvatore Forte, ex primario del pronto soccorso dell’ospedale di Locri, è invece indagato per traffico di influenze assieme al collaboratore amministrativo dell’Asp Francesco Macheda.