Elezioni Provinciali. Il Pd e il ‘dejà vu’ Voce-Pugliese, i veti nel centrodestra e la grana Sculco

Crotone Politica

Ed alla fine tanto se n’è parlato che il patto tra il Partito Democratico e l’Amministrazione guidata da Vincenzo Voce c’è stato ed il sindaco di Crotone sarà candidato alla presidenza della Provincia.

Si tratta di una sorta di dejà vu con ciò che è già successo in passato tra lo stesso Pd e l’amministrazione allora guidata da Ugo Pugliese, che aveva portato quest’ultimo alla presidenza ed un esponente democrat come vice.

L’accordo, che era nell’area, è stato suggellato ieri nel corso di un incontro che si è tenuto in Comune (QUI) ed al quale hanno preso parte i sindaci del Pd di Isola Capo Rizzuto, Casabona, Roccabernarda, Scandale ed un rappresentante di Cotronei; non erano presenti ma avrebbero dato la loro adesione anche Caccuri e Castelsilano.

Durante la riunione di ieri si è discusso solo della presidenza dell’ente, con Voce che alla vigilia aveva ufficializzato la sua candidatura alla guida della Provincia; per le liste, invece, è previsto un altro incontro nei prossimi giorni.

Certo, restano dei consiglieri titubanti sia sul fronte Voce che su quello del Pd ma su questo si lavorerà nei prossimi giorni, per cercare di lenire malumori e convincere i più titubanti.

Non agevola neanche il fatto che, al momento, il Partito democratico è ancora senza alcuna guida provinciale, dopo che il commissario Franco Iacucci è approdato alla Regione e non è stato ancora sostituito.

Sul versante del centrodestra il candidato designato è Sergio Ferrari, sindaco di Cirò Marina, che ha avuto, alla fine, la benedizione del coordinatore provinciale e parlamentare di Forza Italia, Sergio Torromino, dopo un inizio un po’ conflittuale.

Nello schieramento, però, è scoppiata la grana Sculco. Quest’ultimo infatti, avrebbe posto dei veti su alcuni esponenti che solo recentemente si sono accostati nel centrodestra, sponsor dello stesso Ferrari.

Che le cose non filano proprio al meglio nel centrodestra lo dimostra il fatto che, recentemente, è saltata una riunione che era stata programmata proprio per le elezioni provinciali in itinere.

Al momento i nervi sono abbastanza tesi e se si proseguirà su questa linea è possibile che alle elezioni provinciali il centrodestra non conterà sui voti delle amministrazioni vicine a Sculco, che non mancano.

Una variabile non da poco considerato che i numeri sono in bilico e ogni voto dei consiglieri, specie quelli dei comuni più grossi, può pesare in modo determinante e decidere le sorti della competizione.

Determinante sarà la prossima settimana, alla vigilia della presentazione delle liste, quando i nodi dovranno sciogliersi ed il quadro sarà molto più chiaro, al di là dei mal di pancia e dei veti indigesti.