Convenzione con Eni, Voce: “Non si considerino carta straccia le proposte mai rinnovate”
“Dopo dieci anni non possiamo considerare “carta straccia” quello che è stato proposto e mai rinnovato. Il contratto originario prevedeva il rinnovo su basi precise e su questo punto Eni non può glissare. Non intendiamo mettere una pietra tombale su quanto “non avvenuto” in questi anni. La città ha solo dato senza ricevere nulla”.
Sono le parole del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, nel corso dell’incontro che ha avuto con Eni. Oggetto della discussione è stata la proposta di convenzione sottoposta dall’attuale amministrazione nel precedente incontro sull’argomento.
Tuttavia per i rappresentanti di Eni sono in corso approfondimenti sulla attuale potenzialità dei giacimenti e hanno dichiarato che, una volta verificati gli stessi, sono disposti a ridiscutere una nuova convenzione.
Situazione che per Voce risulta “inaccettabile”, dato che per diverso tempo “non si è dato esito al rinnovo della convenzione originaria”. Inoltre per l’amministrazione Eni non può soprassedere sui mancati diritti che, nel tempo, non sono stati riconosciuti alla città di Crotone.
Voce ha rimarcato, inoltre, che alla società erano stati proposti, dalle amministrazioni che si sono succedute, bozze di accordo per il rinnovo che non hanno avuto esito. La posizione del Comune è stata chiara e netta al riguardo: non si può guardare al futuro senza tenere conto del passato. Ed è su questa base che si regoleranno per il futuro i rapporti con Eni non solo in relazione alla convenzione ma su tutte le questioni che afferiscono la città di Crotone.
Alla riunione, che si è svolta in sala giunta, hanno partecipato i rappresentanti di Eni, voce, gli assessori Filberto e Scandale, il dirigente Iorno e il funzionario comunale Pace. Presenti i consiglieri comunali Antonio Manica e Nicola Corigliano.
Il sindaco ha ripercorso i vari passaggi che si sono susseguiti negli anni a partire dalla convenzione originaria che prevedeva, tra l’altro, la corresponsione di gas devettoriato alla città di Crotone e che, nello specifico, nonostante la validità dell’accordo non ha avuto successivo sviluppo.