La droga calabrese spacciata in Lombardia, Sicilia e a Malta: 15 arresti
La droga veniva acquistata in Calabria così come in Puglia ed all’estero, in Albania, e poi rivenduta in Sicilia, Lombardia e a Malta.
Un “giro” di stupefacenti importante se si tiene conto come durante il corso delle indagini si sia arrivati, seppure in più occasioni, a sequestrare qualcosa come 430 chili complessivi di droga tra cocaina, hashish e marijuana, “intercettata” tra Catania, Ragusa e Malta.
Il tutto sarebbe stato gestito da una presunta organizzazione, definita dagli inquirenti come “strutturata”, composta da soggetti ragusani, albanesi e maltesi, e che si sarebbe occupata, appunto, sia del traffico che dello spaccio.
Questo, ed in sintesi, il sunto dell’operazione denominata “La Vallette” (QUI), i cui elementi indiziari raccolti nell’arco delle investigazioni, hanno portato stamani il Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura locale, ad emettere 16 misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata appunto al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
Per quindici dei coinvolti si sono così spalancate le porte del carcere, mentre per uno di loro, indiziato “solo” del trasporto, in una circostanza, dello stupefacente, è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le misure, nel dettaglio, sono state eseguite otto in Sicilia, esattamente sei nel ragusano, una nel siracusano ed un’altra nel catanese; altre sei in Calabria, nel reggino; una a Malta; ed un’altra, infine, in Toscana, a Prato, ed a carico di un soggetto già detenuto.
Gli investigatori ritengono dunque di aver delineato i rispettivi ruoli ricoperti dagli indagati all’interno del presunto gruppo criminale: sia che si trattasse dei promotori dell’associazione, che dei loro fornitori o degli acquirenti della droga.
In particolare, sempre nel corso delle investigazioni, sono stati eseguiti nove interventi repressivi, tra le province di Catania e di Ragusa, e che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 13 persone.
L’operazione è stata condotta dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Ragusa e dello Scico, il Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata.
Le indagini, che sono state coordinate dalla Procura Distrettuale di Catania, sono state svolte in piena sinergia dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle fiamme gialle catanesi insieme a quelli della Tenenza di Pozzallo.