Reati societari e bancarotta: sei arresti, c’è anche il presidente della Sampdoria
Un'inchiesta della Procura di Paola ha portato all’arresto di sei persone, tra cui spicca il nome di Massimo Ferrero (70 anni), presidente della Sampdoria.
Questa mattina la Guardia di Finanza ha notificato gli arresti domiciliari per cinque indagati, tra cui la figlia Vanessa (48 anni) ed un nipote, Giorgio (41), del presidente della squadra di calcio, che è stato invece trasferito in carcere a Milano.
I coinvolti sono accusati, a vario titolo, di reati societari e bancarotta. L'indagine riguarderebbe il fallimento di alcune società con sede in Calabria, attive nel settore cinematografico, alberghiero e turistico: dunque i singoli soggetti e non la squadra blucerchiata.
Ferrero si trovava a Milano per motivi di lavoro ed è stato lì arrestato e indiscrezioni sostengono sia stato portato nel carcere di San Vittore. Nell’immediato, il suo legale difensore Pina Tenga, ha presentato un'istanza ai magistrati per chiedere che il presidente della Sampdoria venga trasferito a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione della sua abitazione e procedere all'apertura di una cassaforte all'interno di un'altra casa di sua proprietà.
In totale sono nove gli indagati mentre oltre che in Calabria e nel Lazio, sono state eseguite perquisizioni anche in Lombardia, Campania e Basilicata. Poco dopo l’arresto il patron blucerchiato ha rassegnato le dimissioni da presidente della Sampdoria
IL DEBITO CON RAI CINEMA
Una delle società coinvolte nell’inchiesta è la Ellemme group Srl: secondo gli inquirenti sui questa sarebbe caduto un debito da più di 1,2 milioni di euro maturato da diverse società del gruppo nei confronti di Rai Cinema.
La tesi è che la Ellemme abbia però rinunciato a incassare questa somma senza alcuna controprestazione e senza interessi-corrispettivi: così facendo, sempre secondo l’accusa, ne sarebbe conseguito il dissesto.
Amministratore dell’azienda è la figlia di Ferrero, Vanessa, ma per gli inquirenti il padre ne sarebbe l’amministratore di fatto.
Gli investigatori poi, sostengono si sia fatta sparire della documentazione contabile della stessa società, per impedirne la ricostruzione dei movimenti d’affari o del patrimonio.
Un fatto che risale al febbraio 2014 fu denunciato il furto di un’auto, una Audi S8, dentro la quale vi sarebbe stata una borsa contenente la documentazione che comprendeva il libro giornale, i registri Iva, il libro inventari, i verbali delle assemblee e altro.
(in aggiornamento)