Caso Ferrero, nuova indagine della Procura di Paola: coinvolti dirigenti di Unicredit
Si allarga l'indagine della Procura di Paola su Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria già sotto processo con l'accusa di bancarotta. Quest'oggi è stata infatti notificata la chiusura di una nuova indagine, che riguarda 7 persone: la figlia ed il nipote di Ferrero assieme a 5 dirigenti di Unicredit.
Secondo l'accusa, i dirigenti dell'istituto di credito avrebbero provocato il dissesto della Ellemme Group, società amministrata dalla figlia di Ferrero, tramite dei pagamenti preferenziali effettuati verso la banca. Tuttavia, un'altra società - la Eleven Finance, amministrata dal nipote di Ferrero - si sarebbe accollata l'intero debito pari ad 8 milioni e 640 mila euro.
Sempre la Eleven Finance aveva preso in carico un ulteriore debito, quello della società Farvem, facente parte sempre del gruppo imprenditoriale gestito da Ferrero. In quel caso, il debito ammontava a 7 milioni e 800 mila euro. La stessa società si impegnava a risanare il tutto in 7 anni, con rate semestrali.
Operazioni già di per se sospette, che secondo i magistrati avrebbero garantito all'istituto di credito un introito pati ad 1 milioni, 713 mila e 722 euro, generato grazie ai tassi delle rate e degli interessi. La banda, dunque, si rifaceva su di un solo debitore (la Eleven Finance) a danno di altri (la Ellemme Group) violando così la par condicio creditorum.