Contributi pubblici ad aziende vicine ai clan, denunciati i titolari
Avrebbero indebitamente percepito e cercato di ottenere contributi a fondo perduto legati all’emergenza Covid per 100mila euro, così per i titolari di origine calabrese di quattro società attive nella bassa reggiana (e raggiunte da provvedimento interdittivo dalla Prefettura di Reggio Emilia perché ritenute vicine alla ‘ndrangheta) sono stati denunciati dalla Guardia di finanza.
Nel corso delle verifiche fatte sono emerse le posizioni delle società che tra il 2020 e il 2021 hanno ottenuto il pagamento del contributo. Dagli accertamenti le Fiamme gialle ritengono di aver scoperto che le imprese controllate non avrebbero potuto ottenere il contributo, in quanto destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia emessi dalla Prefettura di Reggio Emilia nel 2020 e 2021.