Scandale, uccise rivale in amore con un’ascia: confermata condanna a 16 anni
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per Giovanni Voce, trentaquattrenne, ritenuto responsabile dell'omicidio di Giovanni Lucante, all'epoca trentasettenne, avvenuto a Scandale il 17 gennaio del 2019.
L'omicidio era stato confessato dallo stesso imputato, che ha condotto i militari sul luogo dove aveva occultato il cadavere (LEGGI) in una campagna poco lontana dal centro abitato.
Secondo quanto indicato dallo stesso Voce, l'omicidio sarebbe da inquadrarsi in un quadro passionale: al centro della disputa vi sarebbe stata una questione di onore tra i due per una donna, degenerata poi nell'aggressione.
Sarebbe stato il Lucante ad aggredire per primo con un'accetta, ma una volta disarmato l'arma è stata recuperata da Voce, che ha colpito cinque volte la vittima: tre al collo e due al volto.
La Suprema Corte ha quindi accolto la ricostruzione fornita dalla Procura di Crotone, confermando i 16 anni di reclusione già definiti al termine del rito abbreviato.