Crotone, omicidio D’Arca: assolto Giuseppe Cortese
È stato assolto per non aver commesso il fatto Giuseppe Cortese (35 anni), indagato nel processo per l'omicidio - avvenuto a colpi di pistola in pieno centro a Crotone - di Stefano D'Arca (QUI), 54enne ucciso sotto i portici di viale Regina Margherita l'8 marzo del 2019 (QUI).
Cortese era accusato di aver prelevato fisicamente la pistola che ha fatto fuoco, consegnata nelle mani del nonno, Francesco Pezziniti (83 anni), ritenuto invece l'autore materiale del delitto e circa un anno fa condannato in via definitiva a oltre 15 anni di reclusione (QUI).
A 10 anni ed 8 mesi era stato invece condannato il nipote Giuseppe, con l'accusa di concorso in omicidio. Tesi oggi rigettata dalla Corte d'Appello di Catanzaro, che ha di fatto scagionato l'imputato dalle accuse.
Il fatto di sangue, sei anni fa, scosse letteralmente la cittadina ionica proprio perché avvenuto a due passi da Piazza Pitagora, praticamente nel cuore del capoluogo.
Da quanto ricostruito nel corso del processo, D’Arca sarebbe entrato nel Bar Moka, di proprietà della famiglia di Cortese, pochi minuti dopo la mezzanotte, e con fare violento e minaccioso avrebbe inveito contro i dipendenti per poi prendere a calci e pugni il bancone. Da qui la reazione di nonno e nipote.
Fermati entrambi per concorso in omicidio per Cortese la Corte Suprema ad aprile scorso aveva disposto l'annullamento della pena con rinvio appunto alla Corte d'Appello, mentre per Pezziniti aveva respinto il ricorso e confermato la condanna.