Società dedite alla frode fiscale: sequestro da 15 milioni a Corigliano-Rossano
A distanza di poco meno di un mese dall’arresto di sei persone (LEGGI) accusate di bancarotta fraudolenta, la Guardia di Finanza della compagnia di Corigliano-Rossano ha eseguito una nuova ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Cosenza, sequestrando beni mobili ed immobili nelle disponibilità di due società di capitali, di una ditta individuale e di una persona fisica, per un valore complessivo di 15 milioni di euro.
È questo, dunque, il prosieguo dell’indagine svolta dalla Procura bruzia che ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta tramite un articolato sistema di società che si ritiene fossero dedite alla frode fiscale.
Attualmente, oltre ai sei arrestati, 25 persone - appartenenti per lo più allo stesso nucleo familiare - sarebbero coinvolte in un presunto meccanismo di frode all'iva, avvalorando gli indizi in merito ad una vera e propria associazione a delinquere.
Nello specifico, si tratta di società operanti nel settore della raccolta dei rifiuti e nel settore edilizio, che visti i gravi indizi sono state disposte a nomina commissariale per un anno.
Secondo l’accusa, tali società sarebbero state create appositamente a seguito del fallimento di una azienda sottoposta a verifica, con il fine di proseguirne l’attività ottenendo i beni della fallita ma compromettendo così le pretese dell'erario e di tutti i creditori.