Appalti irregolari per agevolare ditte vicine ai clan: incandidabili ex amministratori di Limbadi
Avrebbero dato vita ad una serie di appalti irregolari, al fine di agevolare gli affidamenti diretti a favore di alcune ditte vicine ai clan della zona: questa l'ipotesi per cui il Tribunale di Vibo Valentia ha dichiarato l'incandidabilità per l'ex sindaco di Limbadi, Giuseppe Morello, e per tre componenti della giunta, ossia gli ex assessori Faustino Galasso, Giacomo Legname e Domenica Gurzì.
Proprio quest'ultima rimase coinvolta nell'operazione Black Money (QUI): secondo gli inquirenti, nel 2011, in qualità di candidata, avrebbe fatto visita al boss di Limbadi Pantaleone Mancuso - meglio noto come "vetrinetta" - per chiedergli dei voti. Nonostante il suo coinvolgimento nell'inchiesta fu reso noto nel 2013 il sindaco Morello la nominò tra gli assessori nel 2015.
Oltre alla presunta gestione opaca degli appalti, vengono contestate anche la mancanza di trasparenza pubblica in diversi atti comunali, assieme alla mancata segnalazione di utenti morosi nel pagamento del canone idrico: utenti che sarebbero stati vicini o avrebbero fatto parte del clan.
Per tali motivi, la sezione civile ha decretato l'incandidabilità che avrà valore per un solo turno elettorale.