I colori della legalità: All’Alfieri di Crotone con Alice Grassi figlia di Libero e Riccardo Maiorca
Nella mattinata dell’11 maggio, si è svolta presso l’auditorium dell’IC “Vittorio Alfieri” di Crotone la quarta iniziativa online inserita nel progetto “I Colori della legalità”.
La partecipazione di Alice Grassi, figlia del noto imprenditore Libero Grassi, e di Riccardo Maiorca, referente del Centro studi Paolo Giaccone, ha permesso agli studenti della I D e III C della scuola media di riflettere su un aspetto drammatico, inquietante, ma da conoscere necessariamente: la pervasività e la violenza intimidatoria della mafia anche nei confronti di cittadini impegnati in professioni teoricamente distanti dalle categorie a rischio, rappresentate invece dalle forze dell’ordine, dai giornalisti e dai magistrati. Infatti le due personalità da ricordare erano il titolare di un’azienda e un medico legale.
Dopo i saluti istituzionali da parte della dirigente, Gisella Parise, Grassi ha rievocato con profonda commozione la determinazione del padre, precipitato all’improvviso in una specie di discesa agli Inferi per essersi rifiutato di condividere il frutto del suo lavoro con il malaffare
Terminata la rievocazione i primi studenti si sono avvicendati ai microfoni per proporre i propri contributi: alcuni hanno realizzato un omaggio a Libero Grassi con una gigantografia; altri hanno scritto poesie o esposto le proprie riflessioni.
Successivamente, la referente della commissione di Educazione civica, Giusy Lauro, ha presentato il programma della giornata ed ha introdotto Romano Pesavento, promotore dell’evento, che ha illustrato gli aspetti fondanti dell’UDA “I colori della legalità”.
Nel corso dell’incontro i referenti dei vari plessi hanno letto i nomi dei protagonisti della legalità assegnati alle varie aule scolastiche.
Successivamente è intervenuto alla webcam Riccardo Maiorca, che ha spiegato come un medico onesto, Paolo Giaccone, avesse scelto di non sottrarsi all’obbligo della verità, nonostante le cosche gli chiedessero con le minacce di alterare la propria perizia dattiloscopica.
L’avvocato inoltre ha molto apprezzato l’attenzione, l’interesse e la creatività dei giovani studenti dell’istituto, i quali non soltanto nelle occasioni formative poste in essere stanno dando prova di sensibilità e interesse civico, ma stanno dimostrando di poter esprimersi con serenità e una certa disinvoltura in pubblico, rapportandosi alle strumentazioni tecnologiche in modo appropriato.
In quesiti rivolti agli ospiti sono stati apprezzati ancora una volta per l’acutezza ma anche per la spontaneità; i giovani chiedono spiegazioni, amano dialogare ed è proprio il silenzio il primo fattore di sconforto e immobilismo.
Nell’IC “Vittorio Alfieri” si continuerà ancora a parlare di valori, di cittadinanza responsabile, di fiducia con gli studenti e insieme agli studenti.