Operazione Ikaros: arrestati a Fiumicino due latitanti afghani
Nella tarda mattinata di lunedì scorso, all’aeroporto di Fiumicino, e proveniente da Copenhagen, scortato da personale del Servizio della Cooperazione Internazionale, è rientrato in Italia il cittadino afghano A.S.K., che era latitante dal 24 febbraio del 2021.
L’uomo era destinatario di un mandato di cattura europeo sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura locale, nell'ambito dell’operazione Ikaros (QUI).
Si tratta di un blitz condotto dalla Squadra Mobile pitagorica sempre nel febbraio dell’anno scorso quando 24 persone finirono in arresto, e in 91 vennero indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico d'influenze illecite e corruzione (QUI).
L’afghano - a cui si contesta il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la falsificazione di documenti - si è visto notificare il provvedimento dal personale della Polaria di Fiumicino che subito dopo le formalità di rito lo ha accompagnato nella Casa Circondariale di Rebibbia, a Roma.
L’arresto di oggi fa seguito ad un'altra esecuzione di mandato di cattura europeo, avvenuta il primo aprile scorso, nell’ambito della stessa operazione di Polizia, quando è arrivato a Fiumicino, da Amsterdam, un altro iracheno, W.K.R, latitante anch’egli dal 24 febbraio 2021 ed indagato per corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Anch’egli si trova ora ristretto a Rebibbia.