Bimbo nato morto a Catanzaro, archiviazione per ginecologo
Si e' chiuso definitivamente con un'archiviazione il procedimento avviato oltre tre anni fa a carico di R. G., ginecologo in servizio all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, a seguito del decesso di un bimbo morto prima del parto nel nosocomio l'11 febbraio del 2008. Il giudice per le indagini preliminari, Emma Sonni, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore di Catanzaro, Simona Rossi, emettendo un decreto di archiviazione nei confronti del medico, indagato per le ipotesi d'accusa di omicidio colposo e falso, e respingendo quella della parte offesa, i genitori del piccolo mai nato, che a quell'archiviazione si erano opposti. Al ginecologo venne inizialmente contestato di non essersi accorto dei presunti problemi che avrebbero causato il decesso del piccolo nel grembo materno, nonostante l'ultimo tracciato eseguito due giorni prima del drammatico parto, e cioè il 9 febbraio 2008, avesse secondo i genitori del nascituro mostrato grave sofferenza fetale.
Nell'ambito delle indagini tanto l'Ufficio di procura quanto il legale di parte civile, l'avvocato Amedeo Bianco, e la difesa dell'indagato, affidata a Nicola Cantafora e Massimo Scuteri, avevano nominato rispettivi consulenti per ricostruire la storia clinica che portò al decesso del nascituro. Le tre consulenze, però, deponevano ora per la responsabilità del ginecologo ora per l'assoluta correttezza del suo operato, tanto da indurre il pm a chiedere un parere super partes. Così il gip all'epoca titolare del fascicolo, Antonio Battaglia, dispose un perizia, affidata ai dottori Giuseppe Maggese e Maurizio Saliva, docenti all'università' di Napoli, nonché docenti a contratto all'Istituto di medicina legale dell'Università "Magna Graecia" di Catanzaro, acquisita come prova con incidente probatorio il 13 maggio del 2009. I periti conclusero che il piccolo sarebbe morto per soffocamento da cordone ombelicale, e non per distacco di placenta come ipotizzato dai colleghi che si erano già pronunciati, ma comunque esclusero qualsivoglia responsabilità del medico. Proprio alla luce di quella relazione la Procura ha chiesto l'archiviazione, che oggi, dopo le discussioni in aula di tutte le parti, e' stata disposta dal giudice.