Crotone. Tragedia sul rimorchiatore: una scintilla ha innescato l’esplosione del carburante
Stavano eseguendo dei lavori di saldatura sullo scafo quando una scintilla ha innescato l’esplosione del serbatoio del carburante, con il conseguente ribaltamento di uno dei due containers collocati a poppa e che ha causato la morte di almeno uno dei tre marittimi deceduti nell’incidente di ieri pomeriggio nel porto di Crotone (QUI).
Questa la prima ricostruzione ufficiale fornita dagli investigatori che stanno indagando sull’accaduto, un team composto dalla Squadra Mobile e dall’Ispettorato del Lavoro del capoluogo pitagorico, che hanno immediatamente avviato le indagini, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica locale, in particolare del sostituto Alessandro Rho.
Investigatori che hanno anche identificato le vittime: si tratta di Mohamed Ali Aiad, egiziano di 41 anni e capitano dell’imbarcazione; Gulshan Mehra, indiano di 56 anni; e Shyamal Biswas, anch’egli indiano di 37 anni.
Nell’esplosione, come è noto, è rimasto ferito un altro connazionale di quest’ultimi due, il 22enne Singh Chandermohan, che nell’immediatezza è stato trasportato nell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone con ha una gamba ed un piede fratturati ed ustioni di secondo grado in tutta la parte superiore del corpo, ed oggi trasferito nel Policlinico di Bari.
Secondo quanto appurato dalla Squadra Mobile, l’equipaggio del rimorchiatore Asso Malakal Harbor, battente bandiera della Repubblica di Palau, un arcipelago della regione della Micronesia, nel Pacifico occidentale, stava effettuando dei lavori di manutenzione dell’unità, ferma nel porto dallo scorso 26 agosto perché in avaria.
Nella mattinata di oggi, inoltre, un sopralluogo sull’imbarcazione è stato effettuato dal personale del Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco Calabria, allo scopo di ricostruire l’esatta dinamica di quanto è accaduto ed accertare le cause della deflagrazione.