‘Ndrangheta: Gdf, si stringe cerchio intorno a Francesco Pesce
L'operazione di oggi, che ha portato al sequestro di beni per 190 milioni, secondo gli inquirenti, stringe il cerchio intorno al latitante Francesco Pesce, 31 anni, detto "Ciccio Testuni". Si tratterebbe, secondo la Guardia di Finanza, della figura più importante del clan Pesce, essendo il padre Antonino in carcere insieme a buona parte della famiglia. Nel corso dei molti colloqui intercettati in carcere dai Carabinieri nel mese di marzo del 2007, emergerebbe che sarebbe stato proprio il boss Antonino pesce a delegare buona parte delle sue prerogative, soprattutto quelle relative alla gestione delle risorse finanziarie della famiglia, al figlio Francesco, almeno sino alla scarcerazione dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Pesce, 57 e 52 anni. In ogni caso, Francesco Pesce, pure dopo la scarcerazione dello zio Pino, detto "Pecora" , non avrebbe perso il suo ruolo di primissimo piano all'interno della cosca, cosa che peraltro lo avrebbe portato ad entrare in conflitto violento con l'altro zio Vincenzo, detto "u Pacciu", meno disponibile ad accettare le indicazioni operative provenienti dal nipote. Con l'operazione odierna il destino di Francesco Pesce - secondo gli inquirenti - sembra essere segnato. Tutto - si fa rilevare - diventa molto più difficile per lui ora che viene a mancargli il sostegno finanziario. Gli investigatori sono convinti che il giovane latitante, avendo, ormai, terra bruciata intorno, sarà costretto a venire allo scoperto per cercare di reperire liquidità attraverso azioni dirette che agevoleranno l'azione degli investigatori. L'operazione "All clean", che ha permesso stamani il sequestro di beni per 190 milioni al clan Pesce di Rosarno, ha trovato ulteriore slancio grazie alle dichiarazioni rese da Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore, detto "u Babbu", che da tempo collabora con la giustizia e dalla quale i finanzieri hanno ricevuto notizie utili a cristallizzare il quadro indiziario già ricostruito in capo agli intestatari fittizi dei beni e delle aziende sequestrate oggi. Soltanto cinque giorni fa le dichiarazioni di Giuseppina Pesce hanno consentito l'arresto della madre, Angela Ferraro, e della sorella Marina, di 48 e 29 anni, fermate a Milano con l'accusa di associazione mafiosa e riciclaggio. Angela Ferraro e Marina Pesce erano state già arrestate un anno fa, insieme a Giuseppina, ma erano state scarcerate perché il tribunale aveva ritenuto insussistenti le esigenze cautelari.
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