Reggio: sequestro beni per 190 mln. Anche due squadre di calcio

Reggio Calabria Cronaca

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria - G.I.C.O. di Reggio Calabria, coadiuvati dai colleghi dello S.C.I.C.O. di Roma, in collaborazione con i Carabinieri reggini, stanno sequestrando in queste ore, in Calabria, in Lombardia, in Campania ed a Roma, un gran numero di beni per un valore superiore ai 190 milioni di euro. Si tratta di ben 40 imprese, con tutto il loro patrimonio aziendale, operanti, principalmente, nel settore dei trasporti in quello agrumicolo e nel commercio. A queste vanno aggiunte 44 abitazioni, 4 ville, 12 autorimesse, oltre a 60 terreni, 56 autoveicoli e 108 autocarri. L'attività' che ha completamente annientato la potenza economica di una pericolosa consorteria 'ndranghetistica, poggia sui provvedimenti emessi dal Tribunale di Reggio Calabria - Sez. Misure di Prevenzione - sulla base di una specifica richiesta formulata dal Procuratore Capo di Reggio Calabria e dal Sostituto Cerreti. Sotto sequestro anche due squadre di calcio che militano nello stesso campionato professionistico, attraverso le quali il clan contava di aumentare il proprio consenso sul territorio. I particolari dell'operazione saranno illustrati presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria alle ore 10:30 di oggi alla presenza dello stesso Procuratore Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone.

Sono l'Interpiana di Cittanova ed il Sapri, che militano nel campionato di serie D, girone I, le due squadre di calcio sequestrate stamani dalla guardia di finanza di Reggio Calabria, con la collaborazione dei carabinieri, insieme ad altri beni per un valore complessivo di 190 milioni di euro. I beni, secondo l'accusa, erano riconducibili alla cosca Pesce di Rosarno, che avrebbe utilizzato le due formazioni per accrescere il proprio consenso sul territorio. Le due formazioni, attualmente, occupano posizioni di centro classifica. Due delle persone coinvolte, avevano interessi nel mondo del calcio. Si tratta di due latitanti: Francesco Pesce di 33 anni, detto "Cicciu Testuni", attuale reggente della cosca, e Marcello Pesce, 47 anni, detto "u ballerinu", fra i capi della consorteria. Il primo, attraverso prestanome, controllava prima la squadra di calcio di Rosarno, e, attualmente, dopo una fusione tra i due club, il Cittanova-Interpiana. Marcello Pesce viene indicato come socio occulto del Sapri calcio.

Ultimo aggiornamento h 11:00