Maxi sequestro al clan Pesce di Rosarno, sigilli a beni per 18 milioni
Non si ferma l’azione di contrasto ai patrimoni illeciti da parte della Direzione Distrettuale Antimafia e del Tribunale Reggio Calabria che all’alba di oggi hanno sottoposto a sequestro beni ed altre utilità per un valore di circa 18 milioni di euro, riconducibili alla potente cosca dei Pesce di Rosarno
Il numero dei beni sequestrati dai finanzieri del Gico e dai Carabinieri reggini è - ancora una volta - di rilievo: si tratta di otto imprese con tutto il loro patrimonio aziendale ed operanti principalmente nel settore dei trasporti, in quello agrumicolo e nel commercio. Alle attività commerciali si aggiungono beni mobili, immobili e le disponibilità finanziarie.
L’attività degli inquirenti mira ad annientare la potenza economica della pericolosa consorteria ‘ndranghetistica dei Pesce di Rosarno e le investigazioni patrimoniali si sono potute giovare delle importanti indicazioni fornite dalla collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce.
Alle 09,30 di oggi, presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, il Procuratore aggiunto della Dda Michele Prestipino Giarritta, terrà una conferenza in cui illustrerà i dettagli dell’operazione.