Suicidio detenuto Crotone: si attiva il Garante dei detenuti
"Appresa la triste notizia del suicidio, avvenuto nella notte tra il 22 settembre ed il 23 settembre, presso la Casa Circondariale di Crotone, mi sono recato recato nell’immediatezza presso la locale struttura detentiva, per l’espletamento delle urgenti attività di acquisizione di informazioni circa il gravissimo accaduto, nonché si è proceduto alla ricostruzione del fatto e delle circostanze avvenute". E' quanto comunica il Garante dei detenuti crotonese Federico Ferraro.
"Come previsto dalle norme regolamentari istitutive dell’Autorità territoriale di garanzia per la libertà personale, ho provveduto all’assunzione di notizie ed al confronto con le autorità competenti: il Comando ed il personale di Polizia penitenziaria in servizio; nonché ho assunto informazioni mediante l’audizione di un detenuto informato sui fatti", fa sapere.
"Si attende con fiducia l’esito dell’accertamento dei fatti da parte dell’Autorità giudiziaria. In ogni caso, il suicidio del un giovane 39 enne calabrese, nuovo giunto e soggetto all’esecuzione di misura cautelare in carcere, in attesa di definitivo, rappresenta una sconfitta per uno Stato di diritto", sottolinea il Garante.
"Come da prassi, tempestiva è stata anche la segnalazione, da parte dal Garante Nazionale dei detenuti, attraverso il Presidente Mauro Palma, all’Autorità giudiziaria", continua.
"Esprimo un profondo cordoglio ai familiari della persona detenuta. Questa tragedia ci ricorda ancora una volta l’insostenibile situazione dei detenuti affetti da fragilità e patologie psichiche che, a tutt’oggi, non trovano adeguata cura e sistemazione in strutture sanitarie attrezzate".
"Permane - come sempre - la solita e vergognosa inadeguatezza dei servizi e delle strutture che rendono il nostro territorio sempre indietro rispetto ai parametri nazionali. Duole sottolineare in questa sede che permangono le carenze di organico anche nel personale, e nonostante le nuove assunzione alla Casa Circondariale di Crotone non vi è tutt’oggi un Direttore stabile, bensì un Direttore in missione e responsabile di più istituti di pena".
"Ho un grande rammarico per aver appreso l’avvenuta tragedia soltanto nella tarda mattinata di ieri sabato 24 settembre, dal comunicato del SAPPE e dalla stampa. Nonostante siano in essere protocolli con la locale Amministrazione Penitenziaria su più problematiche, affrontate sempre con sinergia. sia per quanto riguarda il problema del collegamento carcere e città di Crotone che i servizi INPS ed il Servizio di Assistenza Sanitaria".
"Ho inviato una apposita segnalazione di rammarico alle Autorità nazionali: al Ministro della Giustizia, al Capo del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, al Direttore del Provveditorato Regionale per l’Amministrazione Penitenziaria, al Ministro della Salute".
Solleciterò nuovamente il Presidente della Regione Calabria, in funzione di Commissario Regionale alla Sanità, all’avvio urgente di strutture sanitarie adeguate nella nostra Regione per detenuti affetti da fragilità e/o patologie psichiche. Quante vittime ci vorranno prima di vedere strutture sanitarie attive per i cittadini liberi ed anche per le persone sottoposte a restrizioni della libertà personale?", conclude.