Suicidio nel carcere di Crotone, Garante non informato si lamenta col Dap
A seguito di una lettera inviata il 27 settembre scorso in cui il Garante Comunale dei detenuti di Crotone, Federico Ferraro, lamentava una mancata comunicazione sul fatto che nella casa circondariale locale fosse avvenuto il suicidio di un detenuto (QUI), il 7 ottobre scorso è giunta la risposta da parte del Dap, a firma del Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi.
Nella lettera si auspica si potere a breve stipulare un Protocollo di collaborazione tra l’Amministrazione penitenziaria e l’Ufficio del Garante dei detenuti che “individui le modalità più veloci ed efficaci di comunicazione e di scambio informazioni” tra le due Istituzioni. La nota del Garante era stata anche rivolta all’attenzione dei Ministri della Giustizia e della Salute, del Capo del Dap, al Direttore del P.R.A.P. Calabria, al Presidente della Regione Calabria in quanto Commissario alla Sanità, al Commissario Asp di Crotone ed infine alle Autorità locali di settore.
È stato così Viene accolto l’auspicio del Garante per la costituzione di una Rete di sinergia interistituzionale, più collaborativa, tra l’Amministrazione Penitenziaria e le Autorità di vigilanza nelle restrizioni alla libertà personale.
“Al più presto – spiega Ferraro - si lavorerà in sinergia istituzionale per la stesura del Protocollo, con l’auspicio che verranno coinvolte e daranno il loro contribuito costruttivo tutte le Istituzioni Regionali e locali, coinvolte a vario titolo, nella gestione del cosiddetto ‘Sistema Giustizia’: dalle Forze dell’Ordine, alle ASP, all’Autorità giudiziaria, alle Istituzioni Amministrative. Non è più procrastinabile la costituzione di una Rete Interistituzionale Penitenziaria”.
Ferrao ha poi voluto ringraziare Renoldi “per la sensibilità ed attenzione dimostrata verso il nostro Territorio, nell’unico riscontro finora ottenuto”.