Mancate assunzioni nei centri per l’impiego, Tavernise (M5S): “Esempio negativo in tutta Italia”
"In Calabria ad oggi, sono zero le assunzioni dirette a rafforzare i centri per l’impiego". È quanto denuncia il capogruppo del M5S in regione Davide Tavernise, che ribadisce: "Ad oggi di quel concorso restano le parole e la delusione di circa 47 mila tra laureati e diplomati che lo scorso 31 gennaio, in risposta all’avviso pubblicato dalla regione hanno aderito al concorso".
"Il 31 dicembre 2021 sulla gazzetta ufficiale l’indizione del concorso per la selezione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità a tempo determinato. Nel mese di luglio la conferenza stampa per presentare modalità di svolgimento delle prove, date e sedi. Le prime prove vengono annunciate dal 2 al 4 agosto, per le altre, viene detto, si attende settembre" ricorda Tavernise. "Vengono così convocati per sostenere le prove e concorrere per il profilo professionale di istruttore amministrativo contabile".
"Nello specifico sono stati convocati: a Catanzaro 6.423 candidati, a Reggio Calabria 7.065 candidati, a Cosenza (Rende) sede 1, 5.208 candidati, a Cosenza (Rende) sede 2, 4.647 candidati, a Crotone 1.329 candidati e a Vibo Valentia 1.864 candidati. Sono trascorsi due mesi e al momento non risulta pubblicata alcuna graduatoria" denuncia il pentastellato. "Nessuna notizia si ha invece dei laureati concorrenti per il ruolo di Istruttore direttivo amministrativo-finanziario che non solo attendono di essere convocati per la prova ma, addirittura, non hanno avuto modo di vedere nemmeno la graduatoria preselettiva, basata solo sui titoli, per capire se idonei ammessi alla prova".
“Tutto questo accade con drammaticità in Calabria nonostante nel 2019 la legge, voluta dal governo Conte che ha introdotto il reddito di cittadinanza, ha inserito anche un piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, con un investimento di un miliardo di euro, per far fronte al grave ritardo rispetto agli altri Stati europei, frutto di politiche miopi del passato" conclude. "È inaccettabile in una regione, che ha bisogno come il pane di dare lavoro e dignità a migliaia di cittadini, dove addirittura il centro per l’impiego di Cosenza e di Vibo Valentia non dispone nemmeno di una sede, oltre che essere fortemente sottodimensionato come personale, procrastinare all'infinito la concretizzazione di una legge di civiltà che potrebbe risollevare le sorti di molti nostri concittadini".