Rossano: migliaia i fedeli ai numerosi eventi religiosi
Con il lunedì dell’Angelo, in cui molti rossanesi si recano abitualmente al mare ed in montagna per festeggiare in allegria la Pasquetta con parenti ed amici, si chiudono ufficialmente i riti dedicati interamente alla settimana Santa di Pasqua nella città di Rossano che, quest’anno, ha visto la partecipazione di migliaia di persone (tra questi anche molti turisti e cittadini provenienti da altri comuni dell’intera fascia jonica cosentina), oltre ovviamente ai numerosi rossanesi di fede cattolica, ai diversi e tradizionali eventi religiosi in cui si rivive la passione e la resurrezione di Cristo. Eventi, dalla Via Crucis vivente alla tradizionale Processione dei Misteri, che trasmettono, ancora oggi, forti emozioni a quanti sono tuttora credenti e legati alle antiche tradizioni che, di anno in anno, si rinnovano puntualmente, oltre con grande devozione, nell’importante città bizantina, grazie soprattutto alla piena volontà sia della Diocesi di Rossano-Cariati alla cui guida spirituale vi è il padre Arcivescovo S.E. Mons. Santo Marcianò e sia della Confraternita dell’Addolorata presieduta dal priore Alberto Garofalo. Riti antichi che, ad ogni modo, coinvolgono direttamente ed emotivamente l’intera comunità ecclesiale rossanese. Significativo, poi, il messaggio del padre Arcivescovo Marcianò che, nel corso della veglia pasquale in Cattedrale, ha voluto dapprima rimarcare l’importanza della festa di Pasqua e, successivamente, si è voluto soffermare soprattutto sulle problematiche del territorio lanciando un corale appello ai politici locali e non solo, affinché questi possano farsi carico dei numerosi problemi presenti sia in questo importante lembo calabrese e sia in tante famiglie con difficoltà di ogni genere. Un pensiero particolare, tra l’altro, è stato manifestato sia nei confronti di coloro che soffrono e sia nei confronti di quanti vivono momenti difficili di vita: dagli ammalati ricoverati in ospedale a coloro che purtroppo hanno perso il lavoro e sono alla ricerca di una nuova occupazione. Grande attenzione, infine, è stata dedicata agli anziani ed ai giovani disoccupati che, quotidianamente, vivono in preghiera e con la speranza di assistere ad un futuro migliore. Questi, dunque, sono soltanto alcuni dei numerosi passaggi dell’omelia officiata da Marcianò dinanzi a tanti fedeli che, sabato notte, hanno preso parte alla consueta veglia pasquale in Cattedrale, i quali hanno assistito anche alla celebrazione di un matrimonio e di quattro battesimi. Il padre Arcivescovo S.E. Mons. Santo Marcianò, al termine della Santa Messa, ha voluto omaggiare tutti i presenti regalando loro alcuni oggetti sacri. Archiviata, dunque, la Settimana Santa di Pasqua nella città bizantina: tra fede e tradizioni secolari, il pensiero di molti credenti è già proiettato al prossimo anno con l’auspicio che le antiche liturgie religiose possano rinnovarsi nel tempo coinvolgendo anche e direttamente molti giovani.