Omicidio a Schiavonea, operazione della Dda: una dozzina di indagati
Dovrebbe fare luce su un omicidio ed un tentato omicidio, avvenuti entrambi nell’area di Corigliano-Rossano, il blitz coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ed eseguito stamani dai carabinieri del Gruppo locale.
Una dozzina le misure cautelari emesse a carico di altrettante persone accusate di omicidio in concorso, ricettazione e porto di arma abusiva, detenzione illegale di armi, danneggiamento aggravato di alberi da frutto, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso, tutti aggravati dall’avere commesso il fatto per contribuire all’attività di un’associazione operante in un contesto di matrice mafiosa, “in una logica di contrapposizione tra gruppi ispirati da finalità di controllo del territorio”, affermano i militari
Come dicevamo, si tratta di soggetti finiti sotto inchiesta nell’ambito delle indagini avviate per l’omicidio di Pasquale Aquino, 57enne ammazzato il 3 maggio scorso in via Mediterraneo della frazione di Schiavonea (QUI).
Indagini che sono state effettuate tra maggio e l’agosto scorsi, delineando uno spaccato definito “allarmante” della realtà delinquenziale nel territorio di Corigliano-Rossano, focalizzando gli assetti criminali nel settore del narcotraffico e sulle dinamiche di controllo del territorio in cui sono emersi gravi indizi nei confronti di una serie di soggetti in relazione ad una serie di reati, tra i quali appunto l’assassinio di Aquino.
Il killer, quella sera, impugnando una pistola calibro 9, avrebbe raggiunto la vittima sparandogli mentre scendeva dalla sua auto, una Bmw, per poi raggiungere un complice che pare lo aspettasse a bordo di una moto, con la quale erano poi spariti.
Aquino, nel 2017, era stato coinvolto in un’inchiesta su un presunto gruppo criminale che avrebbe gestito lo spaccio nell’area coriglianese mentre il figlio era stato arrestato nel 2021, nel contesto dell’inchiesta “Portofino” sempre riferito allo spaccio di stupefacenti (QUI).
L’indagine odierna, inoltre, potrebbe essere utile a ricostruire il tentato omicidio del 39enne Cosimo Marchese (QUI), ferito nella serata del primo giugno scorso a colpi d’arma da fuoco che lo attinsero ad un braccio e ad una gamba, mentre si trovava alla fine del lungomare che si snoda da Schiavonea, a Corigliano-Rossano.
GLI INDAGATI
Nelle maglie degli inquirenti sono così finiti Matteo Domenico Maria Arcidicacono, 26 anni; Bruno Arturi, 19 anni; Giorgio Arturi, 39 anni; Giovanni Arturi, 43 anni; Antonio Pio Carvelli (detto “Brivido”), 18 anni; Giovanni Chiaradia, 55 anni; Piero Francesco Chiaradia, 49 anni; Francesco Cufone, 32 anni; Annamaria Iacino, 36 anni; Manuel Intrieri (detto “Zuzu”), 21 anni; Francesco le Pera, 21 anni; e Antonio Martino (detto “Bullone”), 19 anni. Gli indagati sono tutti di Corigliano-Rossano
L’OPERAZIONE
Gli arresti sono stati effettuati dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano, supportati in fase esecutiva da colleghi dello Squadrone “Cacciatori di Calabria” e delle unità cinofile del Nucleo di Vibo Valentia.
I militari hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di applicazione di misura cautelare personale, una ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari, un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
(Aggiornata alle 11:42)