Statale 106, Barbuto (M5S): “Necessario qualche chiarimento”
"Non più tardi di qualche mese fa un fantasioso quanto strumentale ordine del giorno di Fratelli d’Italia relativo ad una metropolitana leggera tra Sibari e l’aeroporto di Crotone suscitò una grande polemica fra i sostenitori della nostra Presidente del Consiglio e la sottoscritta. Perché fantasioso? Semplice. Perché attualmente non esiste alcun collegamento ferroviario tra Crotone e l’aeroporto per cui qualunque collegamento si fermerebbe a Crotone e per andare all’aeroporto occorrerebbe necessariamente cambiare mezzo di trasporto". È quanto dichiara in una nota Elisabetta Barbuto, che prosegue: "o meglio, potrebbe esistere in futuro se l'attuale Governo fosse realmente interessato alla nostra zona ed il Ministro delle Infrastrutture prendesse seriamente in esame quegli studi di fattibilità, da me più volte sollecitati, eseguiti da RFI - e pronti da agosto di quest’anno - su un percorso alternativo alla galleria di Cutro che si trova sul percorso della strada ferrata tra Crotone e Catanzaro Lido".
"Ebbene uno di questi prevede una deviazione della linea ionica che andrebbe a toccare non solo l’aeroporto ma anche la località Le Castella incrementando il traffico dello scalo pitagorico, ma anche rendendo più agevole il collegamento con la splendida frazione di Isola Capo Rizzuto" prosegue. "Perché strumentale? Ancora più semplice. Perché era solo l’occasione per legittimare quella parte politica, cioè Fratelli d'Italia, come l’unica realmente interessata alla nostra zona carpendo consenso elettorale e nel contempo gettare discredito sul lavoro che nella precedente legislatura è stato fatto dal M5S; lavoro quest'ultimo che ha segnato una netta inversione di tendenza rispetto al totale disinteresse che per anni ha regnato sovrano; disinteresse che ha portato Crotone, tra l’altro e purtroppo ancora una volta, ad essere il fanalino di coda della classifica fra i Comuni italiani".
"Ricordo bene le vestali indignate dell’alto e basso Ionio che si stracciarono le vesti rivendicando a quegli esponenti di Fratelli d’Italia la massima attenzione sulla nostra zona ionica facendo intravedere mirabolanti e rocambolesche azioni se solo avessero potuto" attacca la pentastellata. "Bene. Non è passato poi molto tempo da allora. Ma oggi possono senza se e senza ma. Ma dubito che faranno qualcosa per la nostra fascia ionica. Figuriamoci stanziare i fondi per il percorso alternativo alla galleria di Cutro. E credo di poterlo affermare con una certa sicurezza alla luce dell’emendamento presentato e segnalato fra quelli di Fratelli d’Italia in merito alla Statale 106 e di cui ha dato notizia ieri la deputata del Vittoria Baldino la quale ha presentato, invece, un emendamento affinché lo stanziamento sia aumentato a 8,9 miliardi e sia spalmato in un arco temporale di 10 anziché di 15 anni come munificamente previsto nella legge di bilancio. Al contrario, neanche sono stati effettivamente stanziati i fondi per la SS 106 per il tratto Sibari – Crotone – Catanzaro che già il folto drappello parlamentare di Fratelli d’Italia tenta di scipparli alla nostra zona ionica suddividendoli con la Statale 1 Tirrenica".
"Ancora meglio. La Baldino ieri denuncia e stranamente il capogruppo di Fratelli d'Italia, On. Antoniozzi, le risponde oggi affermando che l'emendamento era finito per errore nella griglia dei segnalati. In termini giuridici si parlerebbe di ravvedimento operoso, sicuramente non spontaneo, ma indotto dalla tempestiva denuncia della nostra conterranea. In termini di vulgata corrente quando la toppa è peggiore del buco che vorrebbe coprire" prosegue la Barbuto. "Attendo altresì, ansiosamente, di riudire le voci delle indignate locali sacerdotesse di Vesta, pubblicamente note per la loro voce totalmente disinteressata al proprio personale destino e che oggi rischiano addirittura lo spegnimento del fuoco sacro della dea oltre che del loro furore mediatico".
"E lo dico perché non vorrei inevitabilmente giungere alla conclusione che, così come per l’ordine del giorno di qualche mese fa, lo stanziamento previsto in tempi biblici per la Statale 106 costituisca esclusivamente lo specchietto per le allodole (opportunamente lustrato dalle sacerdotesse di cui sopra) per continuare a perseguire il progetto del ponte sullo stretto, unico e vero progetto che questo governo sembra avere a cuore, mantenendo nel contempo nel nostro mortificato territorio ionico il consenso politico di chi ancora non si è reso conto della verità nuda e cruda" conclude. "I fatti parlano e dopo appena due mesi ci dicono chiaramente che questo governo non ha realmente a cuore le sorti del popolo calabrese e, men che meno, del popolo del versante ionico. Stavamo andando avanti e provano a fermarci di nuovo. Ma noi non siamo più disponibili ad attendere e soprattutto non siamo più disponibili a farci depredare. Ora, come mai, sono in gioco la nostra vita e la nostra dignità".