Omicidio Lisa Gabriele: chiesto il processo per Maurizio Mirko Abate
Maurizio Mirko Abate deve andare a processo: lo ha chiesto il Pm della Procura di Cosenza e sarà ora il Gip del Tribunale del capoluogo bruzio a dover decidere se accogliere o meno l’istanza (l’udienza preliminare è per il prossimo 16 gennaio), mandando alla sbarra quello che per l’accusa sarebbe il responsabile dell’omicidio di Lisa Gabriele (QUI).
Come si ricorderà il corpo della vittima fu ritrovato nella sua auto assieme ad una bottiglia di whisky, due scatole di psicofarmaci e un biglietto di addio: tutti oggetti che secondo gli inquirenti sarebbero stati messi lì apposta per simularne il suicidio.
Abate, 50anni, ex agente della Polizia Stradale di Cosenza, era stato arrestato ad ottobre dell’anno scorso (QUI) proprio con l’accusa di aver ucciso e simulato che la 22enne di Rose, ammazzata a Montalto Uffugo tra la sera del 7 ottobre 2005 e l’una del pomeriggio del giorno successivo, si fosse tolta la vita.
All’arresto dell’uomo, si è arrivati dopo che una lettera anonima (QUI), nel 2009, convinse la Procura bruzia a riaprire il caso. Dopo le prime indagini, difatti, la morte della giovane era stata ricondotta alle dinamiche di un omicidio doloso e archiviata contro ignoti.
Il 22 ottobre 2018 giunse però in Procura un esposto anonimo nel quale si ripercorreva la vicenda indicando anche particolari noti soli agli inquirenti e risultati veritieri.
I primi riscontri eseguiti dai carabinieri di Rende consentirono alla Procura di riaprire le indagini acquisendo altri documenti, effettuando diverse intercettazioni telefoniche ed ambientali, ascoltando diverse persone informate sui fatti, ed eseguendo nuove consulenze medico-legali dopo la riesumazione del cadavere della vittima (QUI).
Elementi che nel complesso colmarono alcune lacune e portarono gli inquirenti a collegare l’ex poliziotto alla morte di Lisa.