Riesumato il cadavere di Lisa Gabriele: si cercano tracce del Dna dell’assassino
È rimasto chiuso per tutta la mattinata il cimitero di Rose per la riesumazione della salma di Lisa Gabriele, la 22enne trovata morta nel gennaio del 2005 nei boschi di Montalto.
Gli inquirenti non avrebbero dubbi sul fatto che la giovane sia stata prima soffocata e poi portata nel luogo del ritrovamento, dove è stato inscenato un suicidio.
La Procura di Cosenza ha dunque riaperto le indagini e il procuratore Mario Spagnuolo insieme al Pm Antonio Tridico, hanno ordinato la riesumazione per individuare possibili tracce di codice genetico presenti sotto le unghie di Lisa.
L’ipotesi è che la 22enne prima di morire abbia tentato disperatamente di difendersi e, verosimilmente, di aver graffiato il suo assassino.
Un particolare che potrebbe rivelarsi fondamentale perché se l’omicida è stato in qualche modo ferito dalla vittima e se il tempo non ha cancellato inesorabilmente ogni cosa, gli inquirenti potrebbero disporre di un profilo utile di Dna da comparare con il “sospettato” numero uno, un poliziotto di Cosenza con il quale la giovane avrebbe avuto una relazione.
L’estrazione della salma dal loculo è avvenuta in mattinata e l’esecuzione dell’esame è previsto nell’obitorio del cimitero di Cosenza. Il cadavere di Lisa sarà poi riposto nuovamente al suo posto, a Rose, appena termineranno tutti gli esami previsti.
Intanto, lunedì prossimo, 25 novembre, la giovane verrà ricordata con una fiaccolata organizzata dall’Amministrazione comunale della cittadina in collaborazione con la Fondazione Lanzino e l’associazione “Amici di Francesco”. Previsto il raduno all’Istituto compressivo Docimo, quindi dei momenti di lettura partecipata e condivisa e un flahmob conclusivo a cura di Happy Dance e Lady Stella.