Blitz della Dda in dodici province italiane: 56 arresti, decimate le cosche del vibonese
Un maxi blitz della Dda di Catanzaro è scattato stamani all’alba in una dozzina di province italiane dove la polizia di stato ha arrestato 56 persone (42 finite in carcere e 14 ai domiciliari) ritenute appartenenti o comune vicine alla ‘ndrangheta.
L’operazione - chiamata Olimpo - è stata eseguita esattamente tra Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, in Calabria, ma anche Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia.
Le accuse contestate agli indagati sono a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa.
Contestati anche la corruzione, la rivelazione di segreto d’ufficio e l’associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità oltre che dall’agevolazione mafiosa.
Sotto la lente degli inquirenti le potenti cosche del vibonese, ovvero di Limbadi, Nicotera, Tropea, Parghelia e Briatico: parliamo degli Accorinti, Mancuso, il Grande e La Rosa. Tra gli indagati anche un imprenditore ed un sindacalista.
MESSINA (DCA): CONDIZIONATA LA LIBERTÀ ECONOMICA
L’operazione, ha spiegato il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il Prefetto Francesco Messina, ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al ‘crimine’ di ‘ndrangheta vibonese, da almeno quattro anni costantemente impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti … con il conseguente inquinamento dell’economia locale, finendo così con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea”.
Messina ha poi evidenziano come colpiscano l’attenzione, “a fronte della consistente attività estorsiva consumata dalla struttura mafiosa disarticolata nei confronti di numerosissime imprese locali, sia la totale assenza di denunce all’Autorità Giudiziaria, di fatto costituente una cessione di libertà economica da parte degli estorti nei confronti degli estorsori, che l’azione facilitativa ad opera di pubblici funzionari coinvolti nelle indagini in quanto prossimi all’organizzazione investigata”.
“L’enorme ammontare del valore dei beni sottoposti a sequestro preventivo (con provvedimento emesso su richiesta della DDA di Catanzaro) (una cifra pari a circa 250 milioni di euro, ndr) perché riconducibili alle attività illecite dell’associazione mafiosa, conferma la potenza economica di una cosca di ndrangheta finalmente colpita – in adesione a una strategia di contrasto realmente efficace e incisiva perseguita dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato negli ultimi anni – anche nei suoi interessi economici oltre che militari”, ha concluso il Prefetto.
GLI INDAGATI
Antonio Accorinti, 43 anni di Briatico; Giuseppe Antonio Accorinti, detto Peppone, 64 anni di Zungri; Pasquale Accorinti, 54 anni, di Ricadi; Pasquale Anastasi, 72 anni di Palmi; Saveria Angiò, 54 anni di Tropea; Vincenzo Barba, alias “Musichiere”, 71 anni di Vibo; Francesco Barbieri, 58 anni di Cessaniti; Domenico Bevilacqua, detto “Compare Mimmo”, 46 anni di Melito Porto Salvo.
Inoltre, Rodolfo Bova, 57 anni di Bagnara Calabra; Michele Bruzzese, 41 anni di Tropea; Vincenzo Octave Calafati, 51 anni di Vibo; Francesco Callisto, 35 anni di Lamezia; Tomasina Certo, 59 anni di Tropea; Francesco Cutrì, 52 anni di Reggio; Gaetano De Luise, 51 anni di Napoli; Antonio Facciolo, 64 anni di Vibo Valentia; Giuseppe Ferraro, 29 anni di Drapia; Damian Zbignev Fialek, 46 anni di Ricadi.
Ancora, Giacomo Franzoni, detto Gianfranco, di Briatico; Salvatore Domenico Galati, 56 anni di Monterosso Calabro; Francesco Gargano, 27 anni di Parghelia; Costantino Gaudioso, 29 anni di Zungri; Marco German, 59 anni di Malta; Gregorio Giofrè, 60 anni di San Gregorio d’Ippona; Rocco Gramuglia, 54 anni di Bagnara Calabra; Gianluca Guerino, 37 anni di Reggio Calabria; Marcello Guerino, 39 anni di Corniglio (Parma).
Inoltre, Massimo Guerino, 46 anni di Gioia Tauro; Carmine Il Grande, 64 anni di Parghelia; Egidio Il Grande, 59 anni di Parghelia; Giovanni Izzo, 55 anni di Sant’Agata de’ Goti; Alessandro La Rosa, 39 anni di Tropea; Antonio La Rosa, detto Ciondolino, 61 anni di Tropea; Domenico La Rosa, “Zi Micu”, 85 anni di Tropea; Francesco La Rosa, detto “Bimbo”, 52 anni di Tropea; Gianfranco La Torre, 56 anni di Ricadi; Fernando Lamonica, 67 anni di Catanzaro; Michele La Robina, 65 anni di Arena.
E poi, Paolino Lo Bianco, 60 anni di Vibo Valentia; Francesco Lo Scalzo, 41 anni di Tropea; Antonio Mancuso, 40 anni di Limbadi; Diego Mancuso, detto Mazzola, di 70 anni di Ricadi; Domenico Mancuso, 48 anni di Nicotera; Luigi Mancuso, 69 anni di Limbadi; Aldo Mangialavori, 45 anni di Rombiolo; Rosa Marchese, 48 anni di Tropea; Giuseppe Mazzitelli, detto “Peppi u coddararu” 33 anni, di Tropea; William Mc Manus, 56 anni di Malta; Pasquale Megna, 32 anni di Nicotera.
Inoltre, Emanuele Melluso, 38 anni di Vibo Marina; Simone Melluso, 38 anni di Briatico; Gaetano Molino, 64 anni di Limbadi; Salvatore Muggeri, 46 anni di Briatico; Gaetano Muscia, 59 anni di Tropea; Alberto Pannace, 40 anni di San Gregorio d’Ippona; Antonio Panzitta, 45 anni di Rombiolo; Domenico Salvatore Polito, 59 anni di Tropea; Paolo Potenzoni, 43 anni di Drapia; Maria Antonella Prestia Lamberti, 40 anni di Spilinga; Giuseppe Prossomariti, 46 anni di Vibo Valentia.
Infine, Saverio Prostamo, 49 anni di Pizzo; Umberto Pugliese, 38 anni di Spilinga; Demetrio Putortì, 30 anni di Nicotera; Antonio Quadro, 65 anni di Reggio Calabria; Giuseppe Ripepi, 32 anni di Ricadi; Paolo Ripepi, 58 anni di Ricadi; Pasquale Scordo, 80 anni di Gallico; Emanuele Stillitani, 68 anni di Pizzo; Francescantonio Stillitani, 70 anni di Pizzo; Cosma Antonio Storniolo, 58 anni di Nicotera; Davide Surace, 38 anni di Tropea; Diego Surace,41 anni di Spilinga; Francesco Taccone, 36 anni di Ricadi; Giuseppe Tortora, 75 anni di Mileto; Costantino Trimboli, 61 anni di Reggio Calabria; Vincenzo Valentini, 36 anni di Rosarno; Rocco Angelo Tritto, 69 anni di Gioia del Colle; Antonio Zangari, 52 anni di Laureana di Borrello.
LA CONFERENZA
Maggiori dettagli sull’inchiesta saranno forniti durante una conferenza che si terrà presso la Procura la Dda di Catanzaro alle 11, alla presenza del Procuratore Capo Nicola Gratteri e del Direttore Centrale Anticrimine, il Prefetto Francesco Messina.