Davide Ferrerio. Meo: dolore diventi opportunità, “qualcosa era stato deciso ma nulla è stato fatto”
Realizzare un osservatorio aperto alle istituzioni, alle Forze dell’ordine ed alle forze vive della comunità; aperto al mondo della scuola, un’agorà in cui confrontarsi: “ma ad oggi nessuna interlocuzione, nessun passo è stato mosso”.
Lo denuncia, evidentemente con rammarico, il Consigliere comunale di Crotone Fabrizio Meo ricordando che queste iniziative erano state discusse e deliberare nel corso di un Consiglio straordinario nel corso del quale, afferma, “qualcosa era stato deciso” ma che “nulla è stato ancora fatto”.
Tutto nasce dalla tragica vicenda dalla brutale aggressione subita nell’estate scorsa da Davide Ferrerio (QUI), il 20enne attualmente in coma che i medici hanno ormai decretato come irreversibile.
“Ho partecipato insieme a tanti crotonesi alla messa con la quale si è invocata l’intercessione per la salvezza di Davide …, quindi alla fiaccolata che è parsa essere una via crucis, tanta è stata la sofferenza, lo sconfinato dolore dei familiari” afferma Meo.
“Tutto questo dolore - aggiunge - mi rifiuto di credere possa rimanere fine a sé stesso e generare, al di là di una sentenza che ci auguriamo possa essere celere e giusta, soltanto odio e risentimento, sentimenti che quando vengono espressi dai familiari di Davide, sono cento volte comprensibili e giustificati”.
“Abbiamo chiesto, convocando un Consiglio comunale straordinario, su sollecitazione della Commissione cultura, di ricercare una strada comune che possa far sì che lo smisurato dolore patito da Davide e dai suoi cari possa servire a rendere migliore la Società in cui viviamo, questo pur nella consapevolezza che non vi sia nulla, di tutto quanto potremmo fare che riuscirà a dare il benché minimo senso ad una tanto incomprensibile tragedia che è stata conseguenza di una cieca ed ingiustificata esplosione di violenza”, precisa ancora.
Ma sta di fatto, come anticipato, che da allora nulla è seguito: “Si era indicata come meritevole di un’attenzione particolare – spiega Meo - una porzione di tessuto urbano della nostra città, che affaccia su alcune delle più popolose scuole e che tutti sanno essere divenuta, a dispetto di gran parte dei residenti, una piazza di spaccio famigerata oramai in tutta Italia”.
“Abbiamo perciò discusso della necessità di progettare e realizzare una radicale riqualificazione urbana e di porre in essere sin da subito interventi quotidiani, pure di sorveglianza, da attuarsi con ogni possibile mezzo anche da parte del Comune e nulla sino ad oggi è stato fatto. Diceva Martin Luther King che la più grande tragedia è nel silenzio spaventoso delle persone oneste”, conclude il consigliere comunale.