Aggressione Ferrerio. “Ho la camicia bianca”, prosciolto uomo che inviò il messaggio
Alessandro Curto, il 34enne di Petilia Policastro coinvolto nell’inchiesta sulla violenta aggressione del giovanissimo Davide Ferrerio (QUI), è stato prosciolto dalla Cassazione che ha sentenziato come non vi sia alcuna sua responsabilità penale nella vicenda.
La Suprema Corte ha difatti ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Procura generale di Catanzaro contro il giovane (difeso dall’avvocato Renzo Cavarretta) che nell’immediatezza dei fatti, è stato indagato sebbene la sua posizione sia stata poi archiviata in tutti i gradi di giudizio; ed oggi, dunque, confermata definitivamente dagli ermellini.
Come si ricorderà il 34enne è stato colui che ha inviato il messaggio da cui - sostenendo di indossare una camicia bianca - si sarebbe innescato l’equivoco che quella sera dell’11 agosto del 2022, portò all’aggressione di Ferrerio (QUI) - che da Bologna era in vacanza a Crotone - da parte di Nicolò Passalacqua, già condannato definitivamente a 12 anni e 8 mesi per tentato omicidio (QUI).
Curo, secondo l’accusa, avrebbe infatti corteggiato una ragazza tramite un falso profilo il che avrebbe dato fastidio alla mamma della giovane che avrebbe così organizzato una trappola per lui, a cui avrebbero partecipato Perugino (che aveva un debole per la stessa ragazza) e alcuni familiari della donna.
Accortosi che qualcosa non andava, il 34enne inviò allora il messaggio indicando il suo abbigliamento, disgraziatamente simile a quello indossato dalla vittima che cadde vittima del pestaggio nei pressi del Tribunale di Crotone, e che da allora è in coma irreversibile.