1° maggio: Nencini (Psi), serve una “rivoluzione del buonsenso”
"L’attuale normativa non incentiva i datori di lavoro a valorizzare la professionalità dei lavoratori precari e non offre loro certezze e tutele, determinando unincontrollata precarizzazione di tutti i rapporti di lavoro in tutti i settori. È quanto afferma il segretario del Psi Riccardo Nencini. Giovani diplomati e laureati continua - sospesi nell’impossibilità di essere artefici del proprio futuro: è il Quarto Stato, generazione che segna un arretramento delle proprie condizioni e della propria dignità. Serve una rivoluzione del buonsenso prosegue - che proponiamo attraverso una petizione popolare da sottoporre al Parlamento, fatto di una classe dirigente che invece di occuparsi di risolvere i problemi dell’Italia, pensa ai guai giudiziari del premier e ad inventarsi fantasiose manovre costituzionali.L'allarmato richiamo del Capo dello stato in occasione del 1 maggio sulla necessità di occuparsi dei problemi veri, e del comune interesse nazionale conclude Nencini - è dunque assolutamente condivisibile".