UE. Corso a Catanzaro e Reggio su come usare i fondi europei
L'Unione Europea mette a disposizione delle regioni in ritardo di sviluppo considerevoli fondi finanziari per realizzare quella coesione sociale che è tra i fondamenti della Politica Comunitaria, ma l'Italia utilizza solo in parte queste immense risorse ed i residui vengono regolarmente dirottati verso Paesi più virtuosi. Tale possibilità rimane, però, ancora per poco, perchè dopo il 2013 saranno privilegiati i Paesi orientali più poveri di noi. Quei fondi potrebbero ancora davvero rivitalizzare il mercato del lavoro italiano e determinare un deciso sviluppo economico e professionale, così come avviene nelle altre nazioni che sono state certamente più attente di noi nella elaborazione di progetti mirati e analisi di spesa. Sostanzialmente manca la figura dell'europrogettista che abbia la competenza per realizzare progetti europei e possa fornire la consulenza ai comuni ed agli Enti locali per l'avvio dei bandi e dei finanziamenti comunitari. Serve, insomma, la capacità di programmare, ma anche la conoscenza approfondita delle norme europee.
Per questo motivo il Centro di Formazione Europea “Eurotalenti” di Catanzaro ha avviato il “Corso in Europrogettazione”, che si svolgerà dal 19 Maggio 2011 a Reggio Calabria, e dal 16 Giugno a Catanzaro. Il seminario è rivolto a professionisti, universitari, tecnici e consulenti di Enti pubblici e imprese private, ed è diretto a favorire la creazione di una rete di consulenti specializzati nei finanziamenti europei per lo sviluppo locale di tutti i settori, dal turismo all’agricoltura, dall’ambiente alla cultura. Ma è, soprattutto, un’opportunità di lavoro e di crescita professionale, in quanto fornisce quelle competenze specialistiche per attivare i fondi europei ed ideare progetti innovativi finanziati integralmente dalla Comunità Europea. Promotore di questa iniziativa, diretta a formare figure professionali in grado di individuare le strategie più adeguate per la realizzazione concreta di progetti di sviluppo, è il dottor Giuseppe Stirparo che ha già svolto due edizioni a Catanzaro e Cosenza. L’idea che la formazione europea sia una reale prospettiva di progresso sociale ed economico è stata ampliamente premiata dall’ampia partecipazione di professionisti ed universitari che hanno rilasciato giudizi positivi sulla validità del corso per la loro crescita professionale. “L'Italia - sostiene Stirparo - spende poco e male le risorse comunitarie di cui dovrebbe disporre. Una maggiore capacità di spesa dei fondi europei contribuirebbe a riattivare diversi settori dell'economia, a creare occupazione, a sostenere l'imprenditoria e a riattivare il settore della formazione, dell'istruzione e della ricerca. La vera sfida, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, è quella di anticipare i tempi per impegnare in tempo utile risorse fondamentali per le nostre imprese. Serve capacità di programmare, visione politica, ma anche competenze tecniche e conoscenza dei vincoli all'erogazione posti da Bruxelles”. Per Stirparo è quindi necessario creare un pool di «esperti in fondi UE» capace di attivare progetti diretti, senza dover necessariamente fare riferimento alle Istituzioni pubbliche.