Mediterraneo Festival Corto, ultima serata: l’edizione invernale si trasferisce in Basilicata

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È stata un’ultima serata ricca di emozioni e foriera di novità quella di domenica scorsa, 9 luglio, per il Mediterraneo Festival Corto organizzato con il sostegno del Comune di Scalea e della Calabria Film Commission.

La serata, condotta dalla giornalista Caterina Bruno, entra subito nel vivo con l’assegnazione del premio T.E.M.I.T. Movie Theatre all’attrice Claudia Portale per Mi Sorprendo Alle Stelle. A consegnare il premio la presidente di giuria, Isabel Russinova che dal palco si sofferma sull’importanza dei Festival per valorizzare le opere audiovisive realizzate da live teatrali.

Split Ends è il corto vincitore nella sezione Diritti Umani patrocinata da Amnesty International Italia. Il regista Alireza Kazemipour ci porta nell’Iran in cui la libertà è negata tanto alle donne quanto agli uomini, privi anche di scegliere come portare i capelli. Il premio è consegnato a Cristiano Anania di Associak Distribuzione che ha iscritto il corto al Festival, dalla Presidente di Giuria Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia. Soffermandosi sulla situazione in Iran e su quanto i diritti umani fondamentali siano calpestati, Viggiano pronuncia tre parole diventate parte del nostro quotidiano: “Donna, Vita, Libertà”.

A ringraziare il Festival per l’importante lavoro di sensibilizzazione e diffusione anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury.

Dal palco di Piazza Spinelli, un importante momento di incontro fra due città nel segno del cinema e del turismo: Scalea e Bernalda (in provincia di Matera) Sul palco, in rappresentanza del Comune di Bernalda, l’assessore alla cultura, Rocchelia Scarcella e il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta.

Bernalda, città scelta come “casa” dal regista Francis Ford Coppola, vive nella cultura cinematografica e, come anticipato con un videomessaggio nella conferenza stampa dello scorso 19 Aprile dal Sindaco di Bernalda Domenico Tataranno, sarà proprio la città ad accogliere l’edizione invernale del Mediterraneo Festival Corto dal 30 Novembre al 2 Dicembre prossimi.

Il Direttore Artistico, Francesco Presta, spiega parteciperanno di diritto i cortometraggi finalisti delle sezioni Film, Animazione, Diritti Umani, Scuole Istituzionali e Scuola di Cinematografia. Maria Teresa Sisinni, Creative Director di Lumakey, sottolinea l’importanza dei Festival per incontrare persone del settore con cui si possono instaurare, come in questo caso, collaborazioni e amicizie.

Altro momento particolarmente emozionante è rappresentato dall’abbraccio fra Francesco Presta e Giuseppe Arcieri, Direttore Artistico del South Italy International Film Festival tenutosi lo scorso maggio a Barletta e di cui il Mediterraneo è stato festival gemellato con il premio “Due Mari”.

La serata continua con la consegna del premio per la Miglior Fotografia a Valerio Evangelista, direttore della fotografia de Il Ballo regia di Susy Laude. Le attrici amiche del Festival Iaia Forte e Annalisa Insardà salgono sul palco per la consegna simbolica del premio, travolgendo il pubblico con la loro simpatia e ringraziando il Mediterraneo Festival Corto che di anno in anno le accoglie “come in famiglia”.

Sono Anna Bonaiuto, Madrina dell’edizione 2023 ed Emanuele Vezzoli a consegnare il Premio per il Miglior Film e Miglior Attore vinti, entrambi, dal cortometraggio An Irish Goodbye per la regia di Tom Berkley e Ross White e dal protagonista del film James Martin. Ritira il premio Cristiano Anania di Associak Distribuzione che ha iscritto il corto al Festival comunicando al pubblico che il film ha vinto il Premio Oscar come Miglior Cortometraggio, categoria considerata di nicchia ma capace di trasmettere intense emozioni.

Il gran finale sul palco di Piazza Spinelli con tutti i protagonisti della XIII edizione del Mediterraneo Festival Corto. L’arrivederci al prossima anno con il saluto coniato da Emanuele Vezzoli: “Cin Cinema”.

Nel pomeriggio, l’incontro con il fotografo Roberto Villa ci ha restituito un'immagine pubblica e privata dell'istrionico e malinconico Alberto Sordi.